Una corretta installazione e manutenzione degli apparecchi a combustione evita il riflusso di fumi nell’ambiente e quindi il pericolo di intossicazione da monossido di carbonio. Assicuratevi quindi che i vostri apparecchi a gas funzionino bene, prima di pensare a un rivelatore.
Scaldabagno e caldaia con un cattivo tiraggio o installati in un ambiente poco ventilato possono scaricare all’interno dei locali i fumi della combustione, contenenti il pericoloso monossido di carbonio (CO), anziché riversarli all’esterno attraverso la canna fumaria. Nel momento in cui succede, il rischio di intossicazioni anche gravi da monossido di carbonio diventa un pericolo reale. Respirare monossido di carbonio infatti può condurre alla morte. Non è raro leggere sui giornali notizie di incidenti domestici legati a un cattivo scarico dei fumi dello scaldabagno, della stufa a legna o di un altro apparecchio a gas.
Per combattere il rischio di intossicazioni da monossido di carbonio è fondamentale occuparsi del corretto funzionamento di tutti gli apparecchi a combustione. Ecco quindi cosa viene prima di un rivelatore di monossido di carbonio: una corretta installazione e manutenzione dei propri apparecchi a gas, che includa un controllo su tutto l’impianto a gas, dal contatore alle canne fumarie.
Detto questo, una domanda è d’obbligo: un rivelatore è davvero indispensabile? La risposta è no. Il rivelatore di monossido di carbonio, come quello di gas metano, può tornare utile, ma deve essere solo l’ultimo passo per provvedere alla sicurezza domestica contro i pericoli di intossicazione. Nonostante il monossido di carbonio causi più problemi del metano, per questi rivelatori non esiste ancora una norma, ma solo progetti di legge. Per i rivelatori di metano invece ci sono norme italiane ed europee, e sono in molti a spingere perché diventino obbligatori.
Il monossido di carbonio è un gas inodore e incolore che si forma dalla cattiva combustione delle sostanze che contengono il carbonio (carbone, gas, nafta, legno ecc). Agisce fissandosi ai globuli rossi, sostituendosi all’ossigeno. I primi segni di intossicazione sono: nausea, mal di testa, vertigini. Il rischio è di non accorgersi del pericolo, perché questi sono tutti disturbi che potrebbero derivare anche da altre cause. Ma se quando siete in casa riscontrate in modo sistematico questi sintomi, e notate che spariscono quando siete fuori dalla vostra abitazione, ci sono buone probabilità che la causa sia il monossido di carbonio. Man mano che la concentrazione del monossido nel sangue cresce, si possono perdere le forze fino a svenire.
Indice
Come Scegliere un Rilevatore di Monossido di Carbonio
Chi vuole acquistare un rivelatore di monossido di carbonio come ultimo gradino verso la sicurezza, si chiederà: ma questi apparecchi funzionano? Abbiamo eseguito numerose prove per rispondere a questo domanda di importanza fondamentale. Il nostro test è iniziato con un’analisi molto attenta delle caratteristiche principali e delle informazioni fornite dal produttore sull’apparecchio e sul libretto di istruzioni. Innanzitutto vi diciamo che i rivelatori di monossido di carbonio devono essere posizionati sotto il soffitto oppure ad una altezza minima di 1,5 metri. Non vanno confusi con i rivelatori di gas metano, che invece vanno installati a una distanza tra 10 e 30 cm dal soffitto e sopra la porta o la finestra più alta.
Quanto dura un rivelatore?
Non è facile rispondere a questa domanda anche perché non c’è un modo sicuro per verificare se il sensore (ossia la parte che rileva la presenza di monossido e fa scattare l’allarme) funziona ancora nel corso del tempo.
Il rivelatore può interrompere la fuoriuscita di CO?
La risposta è affermativa, nella maggioranza dei casi il rivelatore si collega a una valvola che, interrompendo l’erogazione di gas, fa cessare la combustione e quindi la fuoriuscita di monossido di carbonio. Non si può applicare a una stufa a legna.
Alimentazione
La maggioranza dei rilevatori sono alimentati in rete. In commercio esistono anche apparecchi che funzionano a pile.
Spie di funzionamento
Le spie di funzionamento di un rivelatore secondo noi devono essere tre: una verde per l’alimentazione, una rossa che si accende per dare l’allarme e una gialla che indica quando il rivelatore è guasto. Comunque anche i rivelatori che possiedono solo due spie sono in regola con il progetto di norma europea.
Regolazione esterna
Il rivelatore di monossido di carbonio deve essere tarato in laboratorio e non deve avere un pulsante esterno per la regolazione dei livelli di sensibilità del rivelatore. Questo per evitare che dopo ripetuti falsi allarmi scattati, per esempio, per il fumo di sigaretta, l’utente alzi troppo la soglia d’allarme.
Targhetta: quali informazioni utili per il consumatore?
Su ogni apparecchio ci dovrebbe essere una targhetta con le seguenti informazioni: l’indicazione su come si colloca l’apparecchio nel locale, la data di fabbricazione, le informazioni relative al tipo di alimentazione.
Libretto di istruzioni
Il libretto di istruzioni deve fornire informazioni complete, accurate e chiare, in lingua italiana, relative a: l’installazione, la sicurezza e le modalità di controllo dell’apparecchio.
Come Difendersi Senza Rilevatore
Ogni anno fate eseguire la manutenzione, prescritta dalla legge, su scaldabagno e caldaia (per la caldaia ogni due anni è obbligatoria anche la prova di rendimento per verificarne il perfetto funzionamento).
Non installate apparecchi a gas a camera aperta o stufe a legna in bagno e in camera da letto.
Fate un’apertura di ventilazione in ogni stanza dove c’è un apparecchio a gas per aiutare il ricambio d’aria.
Utilizzate solo apparecchi in buono stato e a norma di legge.
Fate eseguire regolarmente il controllo del tiraggio delle canne fumarie.
Fate installare e controllare gli apparecchi a gas solo da tecnici che possono presentare il certificato di abilitazione della Camera di Commercio. Poiché la legge non obbliga i tecnici ad un esame per verificarne la preparazione, questo certificato non è comunque una garanzia sulla competenza del tecnico, ma è sempre meglio che affidarsi al primo che capita.
Se state per cambiare gli apparecchi a gas, preferite modelli del tipo C, a camera stagna, con i quali, grazie alla loro struttura, non c’è pericolo di riflusso dei fumi.
Evitate di sigillare porte e finestre con lo scopo di tappare tutti gli spifferi che danno un prezioso contributo al ricambio d’aria nell’abitazione.
Quando uscite di casa, chiudete il rubinetto centrale del gas.
Prezzi dei Rilevatori di Monossido di Carbonio
Di seguito è possibile trovare i prezzi dei rilevatori di monossido di carbonio più venduti.
Ultimo aggiornamento 2024-12-23 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API