In questa guida mettiamo a disposizione consigli utili su come utilizzare il riscaldamento per riscaldare casa.
Indice
Risparmiare sul Riscaldamento se si è in Affitto
I prezzi delle materie prime, e quindi dell’energia, aumentano a vista d’occhio. Ma questo non significa che chi è in affitto non possa contrastare questa tendenza al rialzo. Vero è che sono in pochi ad abitare in appartamenti ristrutturati, o in edifici di nuova costruzione, che si attengono alle nuove disposizioni a favore dell’isolamento termico. Sta di fatto però che è possibile intervenire attivamente, per evitare di trovarci il conto in rosso alla fine dell’anno. Le emissioni di anidride carbonica degli impianti di riscaldamento domestici hanno provocato in larga parte il cambiamento climatico. Imparando a risparmiare su riscaldamento e acqua calda, potrete fornire un importante contributo alla tutela del clima. Riscaldare nel modo giusto significa semplicemente direzionare il calore in quantità adeguata nei punti dove è davvero necessario, come anche impedirgli la fuga verso l’esterno.
Lo sapevate?
Ogni anno una famiglia spende, per riscaldamento e acqua calda, circa 9 euro per metro quadrato. Nelle giornate fredde i costi di riscaldamento possono impennarsi in un attimo, arrivando a 10 euro.
In Italia in un anno si bruciano circa 14 miliardi di metri cubi di gas, 4,2 miliardi di kg di gasolio, oltre a 2,4 milioni di tonnellate di combustibili solidi. La conseguenza: nell’aria si riversano circa 380.000 tonnellate di sostanze inquinanti come ossidi di zolfo e azoto o monossido di carbonio, e più di 40 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
In una stanza in cui sono presenti più fonti di riscaldamento, è sempre bene tenerle tutte accese a temperature moderate, piuttosto che delegare il lavoro a una sola.
Consigli
Riscaldate solo le stanze che effettivamente vi occorrono, meglio se a temperature comprese tra i 18 e i 20°C. In camera da letto spesso sono sufficienti 16°C. Ogni grado in più di temperatura ambiente aumenta il consumo energetico del 6%. Quando vi assentate per più giorni, regolate il riscaldamento sui 12°C. Non spegnetelo mai del tutto. È decisamente dispendioso in termini energetici riscaldare ex novo una stanza fredda.
Le valvole termostatiche mantengono la temperatura costante sul valore desiderato e consentono di risparmiare fino all’8% di energia. In genere il valore 3 corrisponde a 20°C e il 4 a circa 24°C. Non coprite le valvole, per esempio, con tende e affini. Costituiscono un buon investimento le valvole termostatiche elettroniche programmabili, che consentono, tra l’altro, di impostare degli intervalli. In caso di trasloco basta svitarle e portarle con sé!
Non sbarrate la strada al calore: divani, tende davanti ai caloriferi, o rivestimenti di vario genere, ostacolano un’irradiazione ottimale, e vi costano il 5% in più di energia.
Nelle ore notturne è bene abbassare la temperatura ambiente di 5°C. Per sprecare meno energia possibile, di notte chiudete le tende e abbassate le tapparelle. In questo modo ridurrete le fughe di calore dal 10 al 20%.
Un’aerazione intelligente va effettuata in modo drastico: abbassate di netto il riscaldamento e spalancate le finestre. Così, durante l’inverno, è possibile cambiare completamente aria a un appartamento di 75 metri quadrati nel giro di quattro, sei minuti, facendo perdere alle pareti solo poco calore. Non riscaldate gli spazi freddi con l’aria calda delle altre stanze, perché si crea troppa umidità.
All’inizio del periodo di riscaldamento fate sfiatare tutti i caloriferi, affinché funzionino in modo efficiente.
Un impianto di riscaldamento elettrico non è solo il metodo meno ecologico, ma anche il meno conveniente. Parlatene con il padrone di casa: cercate di ottenere un conteggio basato per il 70% sui costi per i consumi effettivi, e solo per il 30% sui costi fissi. Una pratica di riscaldamento intelligente vi garantisce il massimo risultato anche in termini di spesa.
In conclusione
La differenza tra un riscaldamento sconsiderato e uno avveduto può tradursi in un risparmio sui costi del 30%. Ricavate dalle bollette i chilowattora impiegati per i consumi di riscaldamento e acqua calda e calcolate il vostro rendimento energetico. Se è di 240 kWh/h all’anno, siete nella media, ma questo non deve cedo consolarvi: fino a 120 kWh/m2 all’anno è da considerarsi un valore buono.
Risparmiare sul Riscaldamento se si è i Padroni di Casa
I padroni di casa sono anche padroni del proprio impianto di riscaldamento. Un giretto in cantina vi dà la possibilità di tenere sott’occhio i costi di riscaldamento “alla fonte”. Chiaramente tutti i consigli precedenti sono validi anche per i padroni di casa.
Lo sapevate?
Gli impianti di riscaldamento domestico sono tra le maggiori fonti d’inquinamento dell’aria.
Il gas naturale inquina l’ambiente molto meno del gasolio. Dalla sua combustione scaturiscono quantità pressoché irrilevanti di composti solforici o azotati e di anidride carbonica.
Consigli
Poco importa quanti anni abbia, il vostro impianto deve funzionare in maniera ottimale. All’inizio del periodo di riscaldamento verificate quanto segue
La temperatura di notte deve scendere a 15 o 16°C; la caldaia può essere abbassata di notte.
Controllate che ci sia acqua a sufficienza nel sistema di riscaldamento. Solo quando la pressione è ai giusti livelli, il calore raggiunge i caloriferi.
L’acqua calda non deve superare i 50 o 60°C; se li supera, aggiungete acqua fredda, altrimenti il sistema si riempirà più rapidamente di calcare. Per eliminare le legionelle, basta alzare la temperatura, di tanto in tanto e per brevi lassi di tempo, a 80°C.
Regolate la pompa di calore sul valore più basso, alzatela solo se i caloriferi, nonostante la pressione dell’acqua sia corretta, si riscaldano in modo disomogeneo. Spegnete la pompa quando non serve, per esempio d’estate.
Controllare le impostazioni dell’impianto di riscaldamento e impostate la curva termica sul valore più basso, provate inizialmente con 1,2. La temperatura provvisoria dovrebbe essere sufficiente a riscaldare i locali nel giro di poco tempo. Lo spostamento della curva dovrebbe stare tra +3 e +5°C.
Registrate ogni settimana la sequenza numerica sul contatore del gas, o il livello del gasolio ogni mese. In questo modo terrete sott’occhio i costi di riscaldamento evitando brutte sorprese.
Se non volete rinunciare al riscaldamento a gasolio, provate a impiegare gasolio a basso contenuto di zolfo per mantenere l’aria più pulita. Un’ulteriore novità è il gasolio super, che riduce le emissioni di fuliggine e non danneggia la cisterna e il bruciatore.
Non ignorate i segnali di allarme: se le temperature in uscita superano i 200°C e il materiale di rivestimento della caldaia non è solo tiepido, qualcosa non va e, oltretutto, state sprecando energia.
In conclusione
Abbassare in modo adeguato la temperatura durante la notte consente di ridurre il fabbisogno energetico del 10%, anche una manutenzione scrupolosa e accorta degli impianti di riscaldamento gioca un ruolo fondamentale. Per migliorare sensibilmente il potenziale di risparmio energetico, potreste optare per la modernizzazione completa: un impianto di riscaldamento nuovo consente di risparmiare più del 30% di energia. Una misura che, per la sua portata, non può rientrare tra le nostre 50 piccole cose. In ogni caso, raccomandiamo vivamente ai proprietari di fare controllare gli impianti che non vengono rinnovati da più di dieci anni.