Nella tazza del gabinetto dovrebbe finire solo quello per cui è stato ingegnosamente inventato e costruito. Ciò nonostante c’è ancora chi getta allegramente di tutto nel water: una tirata d’acqua e assorbenti, pannolini, pezzi di pane vecchio, i resti dello spezzatino andato a male (gli abitanti dei canali dai denti aguzzi e dalla coda lunga vi ringraziano cordialmente per provvedere così gentilmente alla conservazione della loro specie) e chissà cos’altro spariscono magicamente dalla vista; lo scroscio dell’acqua sembra quasi liberatorio: abbiamo fatto pulizia.
Inevitabilmente si verificherà prima o poi anche un intasamento che, a sua volta, generalmente viene combattuto con sostanze chimiche fortemente aggressive reperibili in commercio. Raramente prendiamo in considerazione il fatto che ci sarà presentato il conto in termini di inquinamento delle acque. I sistemi di depurazione dell’acqua spesso non riescono più a far fronte ai rifiuti scaricati; i fiumi, i laghi e il mare sono stracarichi di materie inquinanti, che l’ecosistema non riesce più a smaltire. Così, alla fin fine, ci troviamo nel bicchiere quello che ci meritiamo.
Una semplice misura di prevenzione delle ostruzioni che si verificano in seguito a comportamenti di cui sopra sarebbe quindi, in primo luogo, quella di usare i contenitori appositi per i rifiuti solidi. Se invece avete la coscienza a posto in questo senso (vale a dire che non considerate la tazza del water un bidone delle immondizie), il problema può essere riconducibile semplicemente a tubature vecchie e inadeguate o addirittura a un pozzo nero strapieno. Nel primo caso sarà da consultare un idraulico, nel secondo caso è ovvio che bisognerà provvedere all’immediato svuotamento del pozzo nero. Qualche volta una bella ostruzione del canale di scarico del WC ci fa ragionare un po’, se non altro per il fatto che la nostra routine quotidiana subisce un disturbo. In passato si usava spesso improvvisare uno “sturawater”, che di solito dava buoni risultati.
Sturawater improvvisato
Componenti
vecchi stracci
un bastone (per esempio un manico di scopa)
dello spago
Procedimento
– avvolgete dei vecchi stracci attorno al bastone e legateli con lo spago (la quantità deve essere tale da tappare bene l’apertura dello scarico del water, per poter creare un effetto di risucchio)
– riempite la tazza con acqua
– inserite l’attrezzo nell’apertura dello scarico e muovetelo con determinazione e tanto olio di gomito in alto e in basso
– lo spostamento ripetuto dell’aria crea pressione nelle tubature e l’ostruzione (se non è troppo grave) dovrebbe essere eliminata.
Se avete la fondata speranza che l’ostruzione si sia verificata all’inizio del sifone (per esempio vi ricordate che recentemente avete gettato nel water del materiale che andava invece nel cestino), procedete con il seguente intervento: infilate un guanto di gomma, armatevi di coraggio e penetrate poi nel condotto con la mano più che potete per rimuovere l’ostacolo.
Se quest’impresa non è coronata da successo, ovvero se non trovate niente, l’ostruzione ha avuto luogo più in profondità e dovrete ricorrere a un’arma più energetica: la ventosa, che andrà mossa con lo stesso entusiasmo e seguendo lo stesso procedimento impiegato nell’uso dello
sturawater improvvisato descritto sopra.
Se tutti questi tentativi di togliere l’ingorgo nel vostro water non vanno a buon fine, arrendetevi. Affidatevi a un idraulico (che eliminerà l’intasamento in modo meccanico, per esempio mediante una lunga spirale metallica) per evitare eventuali danni maggiori e, soprattutto, un certo disagio personale, se non avete la fortuna di avere un altro bagno a disposizione o un vicino comprensivo.