In questa guida spieghiamo come pulire i mobili in base al materiale.
Prendersi cura dei mobili, anche di quelli antichi, è meno complicato di quanto si possa immaginare. Il segreto per mantenerli in buone condizioni è spolverarli regolarmente, mentre la lucidatura è necessaria solo saltuariamente. La maggior parte dei mobili moderni richiede solo una passata di tanto in tanto. L’importante è sapere esattamente quali materiali sono stati utilizzati per la costruzione. Occorre controllare e conservare le garanzie e i cartellini presenti al momento dell’acquisto, e cercare di avere più informazioni possibili sui pezzi vecchi o antichi verificando che ogni informazione acquisita sia certificata in etichetta.
Antiquariato
Nonostante siano passati indenni attraverso i secoli, i mobili antichi possono essere facilmente rovinati dal riscaldamento di casa. Umidificate il locale in cui si trovano e mantenete una temperatura intorno ai 18 °C: non posizionateli mai vicino a un calorifero.
Gli antiquari generalmente raccomandano di non usare cere lucidanti contenenti silicone: danno un aspetto innaturale. Utilizzate invece una cera naturale, una o due volte l’anno, strofinando bene con un panno fino a completo assorbimento per evitare che il legno rimanga appiccicoso.
Per la cura di tutti i giorni, è sufficiente spolverare e rimuovere le tracce di unto con uno strofinaccio intinto in una soluzione di aceto (una parte di aceto bianco e otto parti di acqua) e strizzato bene. Per la pulizia e la manutenzione dei mobili antichi è possibile affidarsi anche a un restauratore.
Cera fai da te senza silicone
Procuratevi 50 g di cera vergine (nei negozi dove si vendono candele) e 125 ml di essenza di trementina (non trementina surrogata). Grattugiate o, se preferite, tritate la cera vergine in un recipiente con tappo a vite e aggiungete la trementina. Fate sciogliere a bagnomaria. Avvitate bene il tappo e agitate con forza. Usate questo composto in quantità moderata.
Bambù
Togliete la polvere con l’aspirapolvere o con una spazzola morbida. Se lo sporco è molto evidente, aggiungete 10 ml di perborato da bucato ad acqua e sapone, quindi sfregate bene con una spazzola dura.
Sciacquate con acqua salata tiepida (10 ml di sale per un litro d’acqua) per rinforzare e sbiancare. Asciugate con uno strofinaccio e spalmate un po’ di crema per mobili.
Giunco
Potete eliminare lo sporco superficiale utilizzando una spazzola o un aspirabriciole potente. Se non è verniciato, sfregate con una paglietta fine imbevuta in una soluzione di acqua tiepida e soda. Sciacquate con uno straccio bagnato in acqua tiepida e inamidate.
Se è verniciato, il giunco va pulito solo con un panno umido.
Legno lucido
Il trattamento è diverso secondo la finitura.
-Lucido: pulite i punti appiccicosi con un panno intinto in acqua tiepida e sapone e ben strizzato. Dove il lucido si è sedimentato (provate se il dito lascia l’impronta), rimuovete con acquaragia. Lucidate saltuariamente con una buona cera, altrimenti spolverate. Se la superficie è danneggiata da graffi o aloni è necessario l’intervento di un lucidatore professionista.
-Verniciato: attenzione al sistema di pulitura che potrebbe danneggiare il mobile. Provate sul punto meno visibile. Se può essere lavato, usate del detersivo liquido per piatti diluito.
Pelle
La pelle può essere di origine animale o sintetica, il trattamento è differente.
-Pelle vera: spolverate di frequente. Lo sporco deve essere eliminato con un panno umido ben strizzato e passato con sapone alla glicerina. Non risciacquate, perché quel poco di sapone rimasto sulla pelle la manterrà morbida ed elastica. Spalmate un velo di crema nutriente per pelli, di tanto in tanto, per prevenire strappi e scoloriture, facendola penetrare bene in modo che non macchi i vestiti.
-Similpelle: lavate con una spugna bagnata in una soluzione di acqua appena tiepida e scaglie di sapone (mai con detergenti), risciacquate con acqua e asciugate con un panno.
Piani di scrivanie in cuoio
Se avete versato dell’inchiostro sul piano della scrivania in cuoio e la macchia è fresca, strofinate subito con una pezza morbida bagnata in acqua tiepida. Per l’inchiostro di una penna a sfera usate il latte piuttosto che l’acqua, poi lavate l’intero piano.
Se la superficie è lavabile, usate un panno umido sfregato con un pezzetto di sapone alla glicerina. Lasciate asciugare (la glicerina nutre la pelle), quindi stendete un po’ di crema nutriente per pellame.
Pianoforte
Il pianoforte dovrebbe stare in una stanza né troppo secca né troppo umida: in caso di dubbi, chiedete consiglio a un accordatore. Non mettete lo strumento vicino a finestre, caloriferi o muri umidi, evitate gli sbalzi di temperatura e mantenete il riscaldamento sotto i 22 °C.
I pianoforti con finitura in poliestere hanno bisogno di uno speciale prodotto venduto nei negozi di strumenti musicali. Quelli lucidi vanno puliti come spiegato nel paragrafo “Legno lucido” .
Potete togliere la polvere all’interno della cassa con l’accessorio a becco dell’aspirapolvere, prestando attenzione a non toccare le corde. Per i pianoforti verticali, occorre togliere il pannello inferiore ed eliminare tutta la lanugine che si è raccolta sul feltro. I tasti devono essere puliti periodicamente con modalità differenti secondo il materiale.
-Avorio: lavate con batuffoli di ovatta appena imbevuti di una soluzione di alcol denaturato e acqua calda (in pari quantità). I tasti molto scoloriti devono essere raschiati e rilucidati da qualcuno del mestiere. Per la normale manutenzione, è sufficiente spolverare e strofinare con un panno intinto in acqua calda con qualche goccia di aceto e ben strizzato. Prestate attenzione che nessun liquido penetri tra i tasti. Asciugate con un panno asciutto. Lasciate il copritastiera del pianoforte aperto nei giorni di sole: questo impedirà ai tasti di ingiallirsi. Se lo strumento è di valore, è preferibile consultare un esperto.
-Plastica: spolverate spesso, pulite con un panno intinto in acqua calda con l’aggiunta di poche gocce di aceto bianco e strizzato e infine asciugate. I tasti di plastica non sbiadiscono.
Plastica
Una ripulita ogni tanto, con uno straccio e una soluzione detergente, completata da un buon risciacquo, dovrebbe essere sufficiente.
Teak
I mobili in teak dovrebbero mantenere un aspetto opaco ed essere lucidati con una crema o un olio speciali, appositi per questo legno, una o due volte l’anno. Strofinate bene, in modo da far penetrare il lucido ed evitare che residui appiccicosi trattengano la polvere. Spolverate spesso.
Vetro
I mobili come le librerie con antine in vetro, le credenze o i tavoli con ripiano di vetro andrebbero puliti con lo stesso prodotto usato per le finestre, o con uno spray che sgrassa e lucida insieme.
Le macchie vistose possono essere rimosse con alcol denaturato su un batuffolo di ovatta. Lucidate con un panno, facendo sempre attenzione che sia assolutamente pulito.