Non lasciate che vecchie sedie e poltrone dal fondo in paglia rovinato si ammassino in soffitta perché non trovate un rimpagliatore; potete rimpagliarle da voi, con bella paglia bionda di segala. Potete trovarla in magazzini specializzati oppure presso contadini che coltivano segala.
Non servono utensili speciali, a parte un punteruolo che vi permetterà di aprire i legnoli per l’imbottitura della sedia a lavoro ultimato. I rimpagliatori hanno un treppiede che mantiene la sedia orizzontale e permette di farla girare durante il lavoro. Ma non è strettamente necessario: basta tenere ben ferma la sedia tra le gambe, lavorando seduti.
Se non riuscite a trovare paglia di segala, potete usare corda di canapa o nailon applicando la medesima tecnica che vi spiegheremo tra breve, ma il risultato ovviamente non sarà lo stesso.
Preparazione della sedia
Togliete dalla sedia la vecchia paglia, i chiodi, le puntine ecc. Fissate con la colla, se ce n’è bisogno, montanti e traverse e lasciateli asciugare bene prima di iniziare il lavoro.
Scelta della paglia
Dovrete lavorare con due tipi di paglia: paglia sottile o mezza paglia, e paglia grossa che circonderà quella sottile. La paglia grossa si trova in varie sfumature: biondo molto chiaro, biondo medio, biondo scuro; si trova anche colorata (rosso, verde, marrone ecc.): questa potete usarla per decorazioni, ma senza abusarne poiché niente è piú bello della paglia naturale.
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Preparazione della paglia
Per la rimpagliatura di una sedia di media grandezza vi serviranno un centinaio di legnoli. Il legnolo è un pezzo di paglia composto da tre o quattro fili di paglia sottile e da un filo di paglia grossa, appiattito e aperto in due, che bisogna far girare, avvolgendolo a spirale, attorno ai fili di paglia sottile (fig. 90). Non si può lavorare la paglia secca; fatela macerare per qualche ora in acqua piovana o non calcarea. Per non bagnarvi, indossate un grembiule e proteggetevi le mani con vecchi guanti perché la paglia è tagliente. Preparate i legnoli appiattendo ogni filo di paglia grossa tra il pollice e l’indice, quindi apritelo in senso longitudinale e avvolgetelo attorno a tre o quattro fili di paglia sottile. I legnoli saranno in seguito annodati tra loro con un nodo piatto (fig. 91). Chi conosce bene il mestiere è in grado di unire le estremità dei legnoli senza annodarle.
Rimpagliatura
Fate girare la sedia durante la lavorazione e sempre nel medesimo verso. Cominciate fissando con la pinza il primo filo nell’angolo anteriore sinistro della sedia. Fate passare il filo sopra il montante anteriore dell’intelaiatura, quindi sotto, tornate indietro sulla sinistra, fatelo passare sopra il montante sinistro, quindi sotto, e portatelo verso il montante destro facendolo passare sopra e poi sotto, ancora sopra il montante anteriore, sotto, ora verso il montante posteriore della sedia facendolo passare sopra e poi sotto, ora sul lato posteriore del montante destro, poi sotto, ora, incrociando, verso il montante opposto sinistro facendolo passare prima sopra poi sotto, ora sul lato sinistro del montante posteriore poi sotto, in direzione del montante anteriore, dal lato sinistro, e cosí di seguito (fig. 92).
Lavorate annodando i fili quando vi trovate con una parte che sarà ricoperta da fili che partono dai quattro lati e arrivano al centro della sedia. Quando siete a tre quarti dell’impagliatura, imbottite la se-
dia con erba secca, paglia fine o vecchi giornali (fig. 93), facendo scivolare l’erba, la paglia o i giornali tra i fili di sopra e quelli di sotto aiutandovi con un pezzo di ferro liscio e piatto. Non aspettate di arrivare alla fine dell’impagliatura perché rovinereste il lavoro.
Quando arrivate all’ultimo legnolo (naturalmente, la parte piú difficile del lavoro) usate un lungo filo di ferro morbido e piatto, piegato in due e mantenuto in questa posizione da un elastico (fig. 94). Le due estremità di questo filo devono avere la medesima lunghezza; esso rassomiglia un po’ a un doppio passacordoni. Con questo il legnolo, preso tra le due estremità, potrà passare all’interno del piccolo quadrato che resta da lavorare, finché non ci sarà piú spazio tra i legnoli. L’ultimo legnolo passerà da sopra a sotto e il lavoro terminerà facendolo scivolare sotto gli altri fili ben tesi. Fare attenzione che i fili non si accavallino, e a tal fine utilizzare un ferretto piatto e ricurvo che permetterà di separarli e tenerli a posto.
Questa tecnica va bene per le sedie di forma quadrata, ma ve ne sono anche rettangolari, trapezoidali, ecc. In questi casi il lavoro è un po’ differente. Per l’intelaiatura rettangolare seguite la spiegazione data per quella quadrata finché a un certo punto i lati piú corti del rettangolo saranno completamente rimpagliati mentre quelli piú lunghi no. A questo punto dovrete lavorare solo dal-l’avanti all’indietro passando per metà al di sopra dei fili tesi, quindi sotto, e uscendone sempre, a ogni andata e ritorno, al centro del sedile (fig. 95).
Nelle sedie di forma trapezoidale la parte anteriore del sedile è piú grande di quella posteriore; invece di cominciare con il lato anteriore sinistro, iniziate con quello posteriore, sempre dall’angolo sinistro, quindi girate attorno all’angolo sinistro
del montante anteriore, due volte invece di una sola per rimpolpare questa parte dell’intelaiatura (figg. 96-97). Ora dirigetevi verso destra, passate attorno al montante destro, quindi due volte attorno all’angolo destro del montante anteriore e ripartite verso quello posteriore dove farete come nelle spiegazioni precedenti. Quando vedrete, dopo cinque o sei passaggi completi durante i quali siete passati due volte sul montante anteriore della sedia dalla parte sinistra e dalla destra, che vi trovate con un quadrato centrale, non avrete che da continuare come è stato spiegato per la sedia quadrata.