Avete finalmente deciso di ridare vita ai vostri noiosi cuscini che poltriscono sul divano? Provate i nostri consigli per tingere i tessuti, è tempo di revamping.
Il trend di quest’anno è il revamping che significa ristrutturare, dare nuova bellezza all’arredo casalingo e quindi, perché no, anche agli accessori dell’home decor come tende e cuscini.
In questa guida troverete i fondamenti della tintura dei tessuti e alcuni consigli pratici per tingere un cuscino.
Indice
Tingere i tessuti – Tintura liquida o solida, a mano o in lavatrice
Tutti i tessuti naturali possono essere tinti: la lana, la seta e la poliammide preferiscono la tintura solida, mentre il cotone, il lino e la viscosa quella liquida. Il poliestere e l’acrilico sono tessuti sintetici e non possono essere tinti.
Potete scegliere una tintura in lavatrice per tutti i tessuti eccetto la lana, che ha bisogno di una tintura a mano. Se vi sentite coraggiose e volete provare l’emozione della tintura a mano vecchio stile anche per gli altri tessuti, magari il risultato non sarà perfetto e gli indumenti potrebbero iniziare a stingere, ma il segreto è quello di fare prima delle prove e riservare la tintura a mano ai capi di piccole dimensioni, riservando ai tendaggi il trattamento in lavatrice.
Prima di iniziare qualsiasi operazione mettete dei guanti per evitare di colorare anche la pelle. Poi leggete bene l’etichetta della tintura: per esempio Coloreria Italiana ha già il sale incluso e basta aggiungere il prodotto in lavatrice assieme al cuscino da tingere; altre colorazioni invece vanno integrate con almeno 1 kg di sale (a seconda del peso del tessuto da tingere) da mettere all’interno della lavatrice.
Sia nel caso di tinture a mano che per quelle in lavatrice, la tintura inizia a prendere quando il tessuto viene bagnato con acqua calda (almeno 60°); assicuratevi quindi di riempire il vostro contenitore per la tintura a mano con sufficiente acqua calda o di scegliere il programma della lavatrice più adatto (da evitare i cicli corti e i lavaggi eco).
Nel caso della tintura a mano, il tessuto rimane immerso assieme a sale e fissatore fino al raffreddamento dell’acqua e viene poi risciacquato con acqua calda per eliminare gli eccessi di colore. Per evitare ulteriori perdite è meglio, una volta terminato il risciacquo, lasciare il tessuto a bagno in acqua fredda con aceto bianco per una notte.
Tingere un cuscino – I nostri consigli
Prima di iniziare il processo di tintura, lavate a fondo la fodera del cuscino per eliminare tutte le macchie; se è una fodera acquistata o ricevuta, e mai utilizzata, è meglio in ogni caso lavarla.
Per ottenere un colore più chiaro da un cuscino molto scuro, bisognerà prima decolorare il capo e poi applicare la tintura.
Per una tintura ottimale non superare la metà della capienza del cestello della lavatrice.
Le macchie di candeggina non possono essere tolte con il colorante: la macchietta bianca rimarrà anche se il tessuto viene colorato, a meno che non applichiate un po’ di fissante sulla macchia prima di cominciare il trattamento: meglio non esagerare per evitare l’effetto contrario.
Dopo la colorazione, fare un lavaggio a vuoto con detersivo per eliminare qualsiasi traccia di colorante dal cestello della lavatrice.
Il colore finale è l’unione del colore acquistato mescolato al colore originario del cuscino: un’ottima occasione per ripassare la tavolozza dei colori!
A lavaggio terminato, fate asciugare il cuscino lontano dal sole diretto e fate attenzione evitando di appesantire il filo e di applicare le mollette, che lascerebbero segni. Una volta asciutto, stirate con il vapore.