Nelle nostre abitazioni bisogna temere essenzialmente tre tipi di tarli: il capricorno (Hylotrupes Bajulus) e il lyctus (Lyctus)
Qualunque sia la specie alla quale appartengono, il loro sviluppo segue cicli analoghi. La femmina depone le uova nelle fessure del legno; poco dopo le larve si schiudono e scavano dei cunicoli nel legno, del quale si nutrono. Dopo un soggiorno più o meno lungo (può raggiungere addirittura 10 anni), le larve subiscono una metamorfosi e solamente allo stadio adulto lasciano il legno attraverso dei fori di decollo (i caratteristici “fori di tarlo” che testimoniano la presenza degli insetti). Il ciclo può allora ricominciare. La presenza di qualche foro in un mobile o su una trave, non è necessariamente sinonimo di colonia attiva. Bisogna intervenire solamente quando le larve sono presenti e continuano a distruggere il legno.
PREVENZIONE : per evitare la presenza di xilofagi nei mobili, applicate uno strato di finitura su tutti i lati (compreso quello inferiore, superiore e posteriore). Questa finitura può essere realizzata con vernice, smalto o cera. In genere, i mobili venduti dagli antiquari sono trattati al momento del restauro. All’atto dell’acquisto, occorre esigere il certificato che garantisca che tutti i trattamenti necessari siano stati effettuati.
Prima di collocare in casa mobili ereditati o acquistati presso un rigattiere, a un’asta o da un privato, occorre ispezionarli con cura e, nel caso di oggetti non troppo preziosi, trattarli con prodotti preventivi o curativi. Non intervenite su mobili di pregio o trattati con finiture speciali, lucidati, con applicazioni o intarsi: alcuni solventi presenti nei prodotti intaccano gli strati di finitura o le colle e i mobili perderebbero valore.
DISINFESTAZIONE : la presenza di “segatura” fresca sotto i mobili, le travi e le strutture in legno tradisce la presenza di tarli. Inoltre, i fori freschi sono più chiari rispetto a quelli vecchi. Alcuni insetti xilofagi poi fanno rumore, l’orologio della morte, per esempio, batte ripetutamente la testa contro l’oggetto sul quale si trova, producendo un suono simile a quello di un trapano ad aria compressa in lontananza.
Come primo intervento può essere applicato un prodotto preventivo o curativo, secondo i casi, in vendita dal droghiere, nei colorifici o presso i negozi di bricolage (chiedete o scegliete un prodotto specifico per la prevenzione o la lotta contro i tarli). Potete applicare questo prodotto con un pennello o iniettarlo nei fori con una siringa oppure utilizzare una bomboletta provvista di una cannuccia per spruzzarlo direttamente nei fori. Attenzione, a volte i cunicoli comunicano tra di loro e il prodotto iniettato in un punto rischia di fuoriuscire dall’altro. È consigliato rivestire interamente la superficie da trattare con un telo di plastica e praticare un piccolo foro dove far passare la cannuccia di iniezione. Insistete particolarmente sulle fessure e sui punti di unione. Lasciate asciugare bene prima di applicare uno strato di finitura. Se si tratta di un mobile, aspettate qualche giorno prima di inserirlo in un locale abitato. Se l’intervento si rivela inefficace, occorre rivolgersi a un’impresa specializzata nelle disinfestazioni o a un antiquario richiedendo più preventivi.
Per evitare i rischi di un’infestazione, introducendo insetti adulti, non tenete in casa, solaio o cantina legna da ardere ma realizzate un deposito all’esterno.