Installare una lavatrice significa assicurare l’alimentazione dell’acqua e posare le tubature di scarico. Queste operazioni potranno essere realizzate facilmente.
La lavatrice e la lavastoviglie fanno oggi parte degli elettrodomestici di base della casa moderna. E’ dunque necessario, anche per l’hobbista non esperto, saperli installare e conoscere le precauzioni da prendere quando si intraprende un tale lavoro. La loro installazione comprende lavori di idraulica, soprattutto, e di impiantistica.
Bisogna infatti, innanzitutto, alimentare la macchina con dell’acqua e dunque effettuare una derivazione verso l’apparecchio a partire dall’impianto esistente. E’ possibile scegliere tra un certo numero di soluzioni, tra le quali alcune sono molto semplici: collegamento saldato, derivazione a T, rubinetto autoforante, ecc. Bisognerà anche installare la rete di scarico, raccordando il tubo di scarico della macchina ad un impianto esistente, o direttamente al lavello, o realizzando interamente tale impianto. La vostra scelta (che determinerà il materiale e gli utensili necessari), sarà fatta, naturalmente, in funzione delle vostre capacità tecniche: tuttavia, dipenderà anche dalla posizione prevista per la lavatrice. In ogni caso, semplificate il lavoro: scegliete un punto che permetta di effettuare raccordi facili e poco onerosi.
Al momento di organizzare il vostro lavoro, non dimenticate di prevedere l’alimentazione elettrica dell’elettrodomestico ed eventualmente di intraprendere la posa di una presa per il suo collegamento. Se l’impianto esiste, assicuratevi che la potenza disponibile sia sufficiente e che il collegamento con la messa terra sia stato ben realizzato. Le condizioni di utilizzo di una lavatrice implicano infatti molta prudenza e l’adempimento di tutte le norme di sicurezza del caso.
Indice
Collocazione della lavatrice
Al di fuori dalle costrizioni imposte dall’ingombro della lavatrice, la scelta
della sua collocazione deve rispondere ad una serie di esigenze, che non devono essere mai trascurate. Si devono considerare cinque condizioni
-Prossimità ad una tubatura di alimentazione dell’acqua fredda
-Prossimità ad una tubatura di scarico o possibilità di installazione di questa
-Presenza di un impianto (o meglio di una presa) elettrico di potenza adeguata
-Possibilità di organizzazione dello spazio circostante
-Facilità di accesso all’elettrodomestico.
Queste condizioni possono essere soddisfatte in diversi locali: cucina, bagno, locale lavanderia, seminterrato. Ben inteso, quando un certo spazio di un locale può essere dedicato appositamente alla lavatrice, è possibile intraprendere la sua installazione in condizioni migliori e in modo più razionale: scaffalature o armadi, cesti per la biancheria, asse da stiro, ecc. E’ questa un’organizzazione che può essere studiata per un locale lavanderia o per un seminterrato adibito a ciò. Tuttavia, questi locali pongono alcuni problemi che non si incontrano in una cucina o in un bagno. A volte è infatti difficile installare un sistema di alimentazione dell’acqua e di scarico senza dover intraprendere dei lavori, più o meno importanti, di raccordo alle tubature. Inoltre, almeno nelle case vecchie, non è raro che il livello di scarico generale, poiché lo scarico verso la fogna è stato sostituito con quello verso una fossa settica, sia situato troppo in alto per permettere un’evacuazione corretta dell’acqua utilizzata dalla lavatrice, se questa è stata installata in un seminterrato.
Preparazione del materiale
Il materiale necessario dipende dalla collocazione prevista per la lavatrice: posizionatela dunque provvisoriamente per valutare le lunghezze del tubo (rame o PVC) e dei cavi elettrici, il numero e il tipo di raccordo, di collari, ecc., di cui avrete bisogno. Questa valutazione dipende anche dal modo in cui potrete intraprendere il collegamento all’acqua fredda e dun-Questa valutazione dipende anche dal modo in cui potrete intraprendere il collegamento all’acqua fredda e dunque dalla natura dell’impianto esistente: miscelatore o rubinetto sul lavello, tipo di scaldabagno, ecc. Ogni caso può richiedere una soluzione particolare: raccordi avite, rubinetto intermedio, derivazioni a T da saldare o biconiche, rubinetto autoforante per i tubi in rame o collari per le tubature in ferro, piombo o polietilene. Nello stesso modo, lo scarico potrà essere effettuato direttamente nel lavabo, mediante evacuazione libera in un tubo di scarico (di 60 cm di altezza come minimo), con raccordo a tenuta stagna su una tubatura, ecc. Una volta che la collocazione e i metodi saranno stati scelti, stendete una lista del materiale necessario. Disegnate anche uno schema se l’impianto risulta complesso.
Rubinetto autoforante
L’alimentazione di una lavatrice è effettuata solo con dell’acqua fredda, poiché la macchina regola da sola la temperatura necessaria. La presa dell’acqua può essere effettuata con un rubinetto autoforante da montare direttamente sulla tubatura. Ne esistono di diversi diametri. Prima di intraprendere qualsiasi intervento, interrompete il flusso dell’acqua al livello del contatore ed aprite i rubinetti per svuotare l’impianto.
Passo dopo passo
Un rubinetto autoforante è munito di una lancia che, venendo serrata, fora la tubatura, effettuando cosi la presa dell’acqua; il tubo flessibile di raccordo alla macchina è collegato sull’uscita del rubinetto. Questo è fissato sulla tubatura grazie ad una flangia di serraggio. Dopo aver determinato la collocazione del collare, pulite la tubatura in questo punto e procedete come segue
-Passate la flangia di serraggio dietro alle tubature, poi serratela con delle viti specifiche, facendo attenzione alla corretta posizione dei raccordi
-Introducete la ghiera del rubinetto nella flangia: è dotata di una punta che forerà il tubo di rame al momento del serraggio; potreste, a questo punto, incontrare una resistenza
-Cominciate serrando con la mano, poi finite con una chiave fissa o una chiave a rullino; fate in modo di orientare l’uscita del rubinetto verso il basso, finendo di serrare
-Non dimenticate soprattutto di montare la guarnizione fornita con il congegno; – Raccordate il tubo flessibile di alimentazione, dopo aver posizionato una seconda guarnizione.
Alimentazione mediante derivazione
La creazione di una presa dell’acqua mediante derivazione, offre la possibilità di realizzare un impianto fisso e perfettamente sicuro, anche se rappresenta un lavoro più lungo e più complesso. Può essere effettuata in due modi: con un raccordo a T o mediante una presa forata, a partire da una tubatura di alimentazione esistente.
Derivazione a T
E’ preferibile prevedere questo tipo di impianto al momento dell’organizzazione idraulica del locale. Diventa allora più semplice montare un raccordo a T sulla tubatura di alimentazione, collegando poi la tubatura secondaria (con brasatura), prima di posare l’insieme contro la parete. Il raccordo di una derivazione a T è infatti più complesso da realizzare su un impianto già in funzione, soprattutto perché richiede il taglio del tubo già installato.
Derivazione mediante foratura
E’ molto più facile procedere mediante foratura. Questa tecnica vi eviterà di selezionare le tubature: consiste nel perforare il tubo per collegarvi la derivazione. Il risultato è perfettamente sicuro, poiché la saldatura fornisce una tenuta eccellente. Cominciate forando la tubatura di alimentazione, dopo avere svuotato l’impianto. Utilizzate una punta del diametro della tubatura che sarà montata mediante derivazione (avrete scelto anche questa di una sezione inferiore a quella delle tubature principali). La presenza della parete vi obbligherà a forare leggermente in sbieco (verso di voi), cosa che spiega la posizione del foro sulla nostra foto. Tagliate succesivamente la derivazione secondo la lunghezza necessaria. L’orientamento del foro vi obbligherà a piegare leggermente la sua estremità per montana aderente alla parete. Posate il tubo e poi fissatelo alla parete con collari specifici per mantenerlo nella giusta posizione. Ora potete procedere alla brasatura, senza dimenticare di proteggere la parete dalla fiamma del cannello. Utilizzate un apparecchio in grado di fornire una fiamma a 800°C come minimo, così come delle bacchette di metallo d’apporto d’argento al 40% o di rame-fosforo. Per finire, fissate il rubinetto di presa contro la parete, con la sua piastrina (mediante viti), poi raccordatelo alla tubatura senza dimenticate le guarnizioni.
Brasatura
Scarico
Il metodo di scarico dell’acqua utilizzata dalla lavatrice deve essere previsto fin dall’inizio, poiché potrebbe essere diverso a seconda dello spazio e della collocazione della lavatrice.
Esistono infatti diverse possibilità: la più semplice consiste nel far terminare il tubo di scarico della macchina direttamente nel lavello o in una tubatura in PVC collocata in prossimità. In questo caso, si potrà scegliere tra due soluzioni: utilizzare una presa di scarico universale, da montare secondo gli stessi principi del rubinetto di alimentazione autoforante che si trova facilmente in commercio, o semplicemente porre la chiocciola di scarico nell’orifizio superiore della tubatura.
Elettricità
In primo luogo, il collegamento dell’elettrodomestico deve essere effettuato su un unico circuito, direttamente derivato dal disgiuntore principale e protetto da uno speciale apparecchio di interruzione del circuito di 25 A (fusibile o disgiuntore differenziale). Inoltre, la potenza dell’apparecchio rende indispensabile l’utilizzo di cavi di 2,5 mm di sezione.
I cavi elettrici devono essere separati dalle tubature dell’acqua di almeno 3 cm. Possono essere fatti passare in canaline o essere a vista (in questo caso si utilizzano dei cavi multiconduttori muniti di guaina isolante). I cavi possono essere infilati in condutture a vista, operazione consigliabile per i seminterrati. Le condutture possono anche essere incassate in nicchie accessibili della muratura.
La presa di corrente deve essere collegata alla messa a terra. In un seminterrato, o in un locale lavanderia, si utilizzerà una presa a tenuta stagna. Inoltre, la carcassa metallica della macchina deve avere un collegamento equipotenziale e dunque deve essere collegata ad un conduttore di protezione.
Un elemento di protezione in più è dato dalla protezione del circuito grazie ad un interruttore differenziale ad alta sensibilità (inferiore o uguale a 30 mA). Posto all’inizio dell’impianto, questo apparecchio interrompe l’erogazione di corrente non appena si produce un difetto d’isolamento.