In questa guida spieghiamo come pulire e aggiustare oggetti in vetro.
Indice
Tipologie Vetro
Il vetro viene fatto con silice derivata dalla sabbia, con l’aggiunta di calce e un prodotto alcalino. Nei primi vetri questo prodotto alcalino era o cenere di legno, oppure alghe bruciate. Nel diciassettesimo secolo il vetraio inglese George Ravenscroft, introdusse l’ossido di piombo come prodotto alcalino, da cui è derivato il superiore vetro di silice usato oggi. Lontano dall’essere soltanto un materiale di uso pratico, il vetro ha molte funzioni decorative e finiture.
Vetro tagliato con l’acido
Il vetro tagliato con l’acido da principio era fatto coprendo il vetro con uno strato di cera. Quindi dopo aver praticato sulla cera la decorazione voluta, si versava l’acido che incideva la parte non protetta dalla cera.
Vetro incamiciato
L’effetto è creato adagiando uno strato di vetro colorato su uno di vetro trasparente. Nei pezzi migliori lo strato di vetro trasparente è piuttosto spesso. Ogni strato deve essere quindi tagliato o inciso per mostrare il colore sottostante.
Vetro tagliato
Il vetro può essere sfaccettato usando una rotella abrasiva. Questa è una tecnica che ne esalta le caratteristiche di riflessione e rifrazione. Nei primi bicchieri di vetro tagliato questa tecnica era usata solo per lo stelo, la sola parte che era abbastanza spessa da sopportare questo tipo di lavorazione. Oggi tutti i tipi di vetro sono tagliati.
Vetro inciso
L’incisione, un decoro bianco e opaco sulla superficie di un vetro lucidato, si ottiene graffiandola con una punta di diamante o con una mola abrasiva. L’incisione era fatta con il diamante fino al sedicesimo secolo, la mola divenne sempre più usata dal diciottesimo secolo. Una più rara forma di incisione, la “puntinature, produce un effetto luci e ombre con la sola variazione dell’intensità delle piccole scheggiature prodotte dagli utensili.
Murrine
La murrina è una lavorazione sviluppata a Venezia ma resa famosa in Francia. La murrina originale è molto costosa.
Vetro stampato soffiato
Per fare il vetro stampato e soffiato, viene posta, alla fine di un tubo, una morbida palla di materia vetrosa e viene messa all’interno di uno stampo. Il vetraio soffia poi nel tubo in modo da fare aderire il vetro alle pareti dello stampo. Lo stampaggio con presse, introdotto negli Anni ’20, utilizza uno stantuffo per spingere il vetro nello stampo. Le decorazioni sul vetro soffiato sono evidenti sia all’interno sia all’esterno, mentre l’interno dei pezzi pressati è liscio. Si può riconoscere un pezzo tagliato da un pezzo stampato esaminando i bordi delle decorazioni. Il vetro tagliato ha bordi ruvidi e taglienti, mentre quello stampato li ha più arrotondati.
Vetro dipinto e smaltato
I decori dipinti direttamente sul vetro sono spesso usurati, ma rinnovarli è una cosa piuttosto facile. Con il vetro dipinto sul retro, la vernice è protetta e quindi non si rovina così facilmente. Questo tipo di pittura appare perfettamente piatta sul fronte. Il vetro veniva spesso decorato con doratura specialmente sull’orlo. La finitura a smalto sul vetro è la più resistente, dopo la pittura, lo smalto viene cotto nel forno finché fonde, diventando parte integrale del vetro.
Come Pulire il Vetro
Il vetro, come la ceramica, può essere facilmente pulito ma aggiustato con difficoltà. La natura stessa del materiale rende ogni riparazione evidente. Mai mettere vetro antico in lavastoviglie: lavare a mano. Mettere sul fondo di un catino un panno morbido, riempire il catino di acqua saponata e lavare i pezzi uno alla volta. Aggiungere poche gocce di ammoniaca in caso di sporco ostinato o grasso. Asciugare bene perché il vetro umido è soggetto a macchiarsi. Lasciare che asciughi su uno strofinaccio, quindi strofinare con un panno che non lasci pelucchi.
Asciugare l’interno con un asciugacapelli. Tenere il vetro in un posto asciutto e ventilato.
Lavare il vetro
Se non è possibile lavare i bicchieri subito, lasciarli in ammollo in acqua e sapone. Ogni bicchiere andrebbe lavato da solo, con un lungo e morbido scopino di filacce, acqua tiepida e sapone. Per pulire le fessure del vetro tagliato si usa un vecchio spazzolino da denti. Risciacquare i bicchieri con acqua calda, ma non bollente e mettere ad asciugare a testa in giù su un panno pulito, o in uno scolapiatti. Quando hanno terminato di sgocciolare finire di asciugarli con uno straccio. I tavoli di vetro e gli scaffali si puliscono con alcol e un panno umido. Il vetro con manici o parti di metallo non deve essere immerso nell’acqua. Pulirlo con un batuffolo di cotone tenendolo per il metallo senza bagnarlo.
Dove tenere il vetro
È bene tenere i bicchieri a testa in su in modo da non danneggiare gli orli, e lontano da forti odori. Lavanda, e altri aromi robusti si attaccano al vetro rovinando il sapore del cibo. Lucidare il vetro con un panno, prima di portarlo a tavola piuttosto che prima di riporlo.
Togliere le macchie
I bicchieri che hanno ombre o macchie, devono essere riempiti di acqua, con due cucchiai di ammoniaca, e lasciati riposare tutta una notte, quindi risciacquati e lavati. Bicchieri molto macchiati possono essere riportati a brillare usando una soluzione composta da una tazza di soda caustica in due litri di acqua, assicurandosi di sciacquare bene dopo il trattamento. Per togliere le macchie di calcare dai vasi, immergerli in acqua distillata o acqua e aceto.
Mai rimuovere le macchie con attrezzi o sostanze abrasive.
L’alcol talvolta lascia segni scuri sui bicchieri. Le caraffe sono le più colpite, specialmente se sono state riposte chiuse con il tappo. Le macchie possono peggiorare se sono rimasti anche segni di calcare.
Sfortunatamente non è possibile rimuovere completamente le macchie, anche se un trattamento con l’acido può risultare piuttosto efficace.
Per togliere le macchie di alcol da una caraffa, riempirla per metà con aceto e una manciata di sale da cucina, quindi aggiungere un pugno di riso, o sabbia, e agitare. Risciacquare con cura e mettere a sgocciolare. I tavoli di vetro e gli scaffali si puliscono con alcol e un panno umido.
Come Aggiustare il Vetro
Per riparare il vetro rotto è necessario modificare le tecniche usate per riparare la ceramica. Fare attenzione nel manipolare il vetro perché i margini delle parti rotte sono molto
taglienti. È possibile usare le colle epossidiche, ma il loro colore attirerà l’attenzione. Per rendere la riparazione meno evidente, si usa una colla chiara a base di acqua e anaerobica, che si solidifica grazie all’azione dei raggi ultravioletti: in un giorno luminoso può impiegare dieci secondi, in un giorno coperto un paio di minuti. Il posto migliore per lavorarlo è una finestra oscurata e con luce artificiale. Appena incollato, basta scostare le tende in modo da esporre il vetro al sole e lasciare riposare per ventiquattro ore.
Per unire due pezzi di vetro, bisogna pulirne i margini con alcol e preparare sul corpo del vetro del nastro adesivo. Mettere poco adesivo lungo la linea da incollare, livellandolo con un bisturi.
Quindi comprimere bene le due parti in modo da far uscire l’eccesso di colla. Fissare il nastro adesivo sulle due parti, far correre la lama di un coltello lungo la fenditura, per controllare l’allineamento e aggiustare eventuali errori.
Togliere la colla con l’acetone. Incollando il vetro si scoprirà, che è difficile tenere perfettamente allineate le parti da incollare. Se il vetro è spesso, si può provare a graffiare con carta abrasiva i margini.
Si può ovviare al problema mettendo meno colla possibile. Esporre alla luce del sole per un breve periodo e lasciare solidificare durante la notte. Pulire la frattura con un coltello affilato.
Non usare prodotti abrasivi che graffierebbero il vetro.
Ultimo aggiornamento 2024-11-23 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Aggiustare il vetro colorato
Alcuni vetri colorati opachi filtrano i raggi ultravioletti, rendendo impossibile l’uso dell’adesivo anaerobico.
In alternativa, si può usare una colla cianoacrilica, o un adesivo epossidico tinto a riprodurre la tonalità del vetro. Scaldare l’adesivo su un calorifero prima di usarlo, in modo che sia liquido.
Aggiustare un orlo scheggiato
Una scarsa cura nella manipolazione dei bicchieri può causare piccoli danni agli orli.
Questo rende i bicchieri inutilizzabili, dato che i margini delle schegge sono pericolosi. Se si desidera usare il bicchiere, l’orlo deve essere levigato fino a eliminare le schegge. Se il pezzo è un pezzo da vetrina, si deve valutare se è tanto evidente da essere levigata.
Riparare buchi, schegge e crepe
Le crepe del vetro non possono essere camuffate con una mano di vernice: risulta, tra l’altro impossibile coprire grosse schegge o buchi. Se ne può migliorare leggermente l’aspetto utilizzando una goccia di adesivo anaerobico. Chiudere un lato del buco con il nastro adesivo, mettere la colla e lasciare ad asciugare per una giornata. Sono necessarie almeno ventiquattro ore. Quando è ben solidificata, pareggiare la superficie facendo correre un coltello spingendolo lontano da sé e asportando la colla in eccesso. Lucidare poi con un prodotto per le cromature. Una chiara crepa nel vetro può essere nascosta disegnando una linea con l’adesivo anaerobico lungo la sua forma.
Soffiare sopra la linea di colla ne favorisce la penetrazione. Togliere la colla che fuoriesce con dell’acetone. E possibile, usando lo stesso metodo, nascondere anche le bolle d’aria che spesso restano quando si incollano due pezzi di vetro.
Riparare il vetro dipinto
Le case vecchie possono avere porte e finestre in vetro decorato. Per lavare il vetro decorato preparare una soluzione di acqua e sapone con poche gocce ai ammoniaca. ton una spazzola passare la soluzione sul vetro e poi risciacquare. Se il vetro è grande, lavarne piccole sezioni alla volta, così da risciacquare l’ammoniaca velocemente. Fare attenzione a che l’ammoniaca non vada negli occhi.
Il vetro colorato viene tenuto da sagomature di piombo. Per toglierne un pezzo, tagliare diagonalmente gli angoli del piombo cn un coltello, usando se necessario un martello per colpire il coltello, appoggiare il pannello su un piano.
Usando un coltello dalla punta piatta, aprire la sagomatura di piombo. Fare con il cartone un modello del vetro da rimpiazzare. Se non si riesce a tagliare il vetro si può portare il modello da un vetraio per farselo tagliare
Mettere lo stucco e il nuovo vetro nella posizione voluta Ripiegare in posizione la sagomatura di piombo e lisciarlo con un attrezzo arrotondato come il manico di un cacciavite Rifinire gli angoli con carta abrasiva, quindi saldare.
Ritoccare il vetro colorato
Il vetro colorato è molto bello, e vale la pena di farne oggetto di collezione. La tecnica di decorazione del vetro è simile a quella che si usa per la ceramica.
Non c’è da preoccuparsi del segno delle pennellate, dato che questi colori sono simili a quelli per il legno. La pittura da vetro è trasparente: dovendo usare colori opachi, meglio quelli acritici. Usare una piastrella o un foglio di alluminio per mescolare i colori e tenere sempre a portata di mano solvente e una pezza di seta.