Al giorno d’oggi difficilmente si ha l’armadio totalmente vuoto, per quanto la crisi ci abbia limitati negli acquisti, bisogna ammettere che ci sono negozi in cui si possono trovare abiti per pochi euro. Certo, la qualità è proporzionale al prezzo, ma se siamo alle strette, tutto va bene.
Una buona abitudine, per risparmiare, è quella di avere degli abiti da casa. Così come, entrati in casa, si tolgono le scarpe e si infilano le ciabatte, allo stesso modo si tolgono i vestiti per indossare qualcosa di più “libero”. Ecco perché non è il caso di buttare pantaloni o felpe o t-shirt a meno che non siano davvero importabili.
Vi siete rovinati i pantaloni della tuta con la candeggina? Non buttateli, ma usateli in casa, oppure teneteli per quando imbiancate i muri.
La felpa si è strappata? Rammendatela o coprite lo strappo con una pezza ottenuta da un capo d’abbigliamento che avreste buttato.
Per esempio io non butto mai i jeans. È un tessuto davvero resistentissimo e può servire per tutti i buchi e gli strappi, inoltre è facile da cucire. Ne ho usato un pezzo a forma di stella per coprire uno strappo sul ginocchio dei pantaloni del mio bambino; un pezzo tondo per chiudere un buco orribile che si era fatto nella mia borsa preferita; toppe ovali per i gomiti del maglione del marito: toppe in jeans su pantaloni in cotone felpato,su una borsa in materiale sintetico e un maglione in cotone. Vi assicuro che il jeans sta bene su tutto.
Se siete alle prime armi, non preoccupatevi, è molto semplice: disegnate la sagoma che vi serve sul rovescio del jeans, tagliatela lasciando un margine di circa 1cm. Aiutandovi con il ferro da stiro piegate il centimetro di margine e poi fate una cucitura a macchina con uno zig zag leggero e sottile in modo da fermare il tessuto piegato. A questo punto posizionate la toppa dove vi occorre, fermatela con degli spilli e cucitela a macchina con un punto lineare (meglio se un punto elastico).
Quando parlo di abiti “ da casa”, non intendo stracci rotti e sporchi, semplicemente intendo abiti comodi magari fuori moda oppure con qualche toppa di troppo di cui vi vergognate.
Usando questi abiti, e facendo attenzione al lavaggio e allo stiro, i vostri capi migliori dureranno più a lungo permettendovi di risparmiare sull’abbigliamento.
Un altro accorgimento, semplice e un po’ “perso” per via della comodità della lavatrice, è di non lavare i capi se non necessario: quando vi cambiate, controllate bene i vestiti, se non sono macchiati e non puzzano di sudore, basta appenderli e lasciarli all’aria aperta, magari per l’intera nottata, quindi stirarli in verticale con il vapore del ferro da stiro.
Per risparmiare sugli abiti si possono anche visitare i mercatini dell’usato, ce ne sono alcuni che hanno capi davvero bellissimi (scoprirete che alcuni negozi dell’usato hanno controlli severissimi nell’accettare la merce).
Anche in rete trovate siti riguardanti il baratto o la vendita di abbigliamento di seconda mano, non potendo “toccare con mano” dovrete stare molto attenti e selezionare con cura,ma non partite con l’idea che non troverete nulla di buono, io ho fatto grossi affari.
Un altro modo per risparmiare sull’abbigliamento è evitare, quanto possibile, le spese in merceria: quindi, prima di gettare un capo d’abbigliamento nell’immondizia, guardiamo bene, bottoni, zip, etichette, qualsiasi cosa si possa riciclare staccatela e mettetela da parte per un futuro utilizzo.