La possibilità di scelta in un colorificio è quasi paragonabile alla gamma di colori presente in natura: pressoché infinita. Matite, pennarelli, pennarelli indelebili, colori a olio, acrilici, tempere, a dita, idropitture, pitture per muro, ferro, vetro, a gel, smalti, vernici, con antiruggine, sabbiati, micacei, pigmenti. Una quantità tale che per descriverli tutti servirebbe un’enciclopedia intera.
Si prenderanno in esame, quindi, le tipologie di pitture e vernici più utili per i lavori di autocostruzione: resta inteso che è solo una piccola parte di quello che millenni di storia umana dello studio dell’imitazione della natura hanno portato fino a noi. Per tingere una parete, le scelte principali a disposizione sono l’idropittura traspirante, lavabile, al quarzo, antimuffa e gli smalti.
Indice
Tipi di Vernici e Pitture
L’idropittura è una pittura a base acquosa, distinta principalmente in due categorie. L’idropittura traspirante si utilizza principalmente in bagni, cucine e in generale in locali facilmente soggetti a umidità o vapore, poiché consente, appunto, di mantenere la traspirabilità di pareti e soffitti. L’idropittura lavabile si utilizza invece negli altri ambienti interni: meno traspirante, dà una finitura al tatto leggermente più liscia e permette, entro certi limiti, di pulire dal muro un’eventuale macchia senza che la frizione e l’acqua rimuovano la pittura. Per ambienti soggetti a macchie di muffa esiste un’idropittura traspirante antimuffa che aiuta ad evitarne la formazione.
Per pitturare un muro esterno, si utilizza spesso la pittura al quarzo, che è composta da polvere di quarzo, resine sintetiche e acqua e che resiste molto bene agli agenti atmosferici e rende la parete idrorepellente. Lo smalto murale si utilizza in luoghi in cui si prevede la necessità di una continua pulizia, come in scuole, ospedali, ristoranti, o per parti di muro soggetti ad usura, sporcizia, sfregamento accidentale di oggetti: infatti, lo smalto murale crea una pellicola lucida e compatta, idrorepellente e resistente agli urti.
Per colorare oggetti in legno, ferro o altri materiali, si può invece optare per pitture e smalti di vario tipo. La pittura acrilica è simile alla tempera, il tubetto per eccellenza protagonista delle vocazioni artistiche infantili. A differenza della tempera, però, resiste all’acqua (si può utilizzare infatti anche per dipingere su tessuti e vestiti senza rischiare che col lavaggio il disegno scompaia) e crea una sottile pellicola che lo rende lucido. Normalmente l’acrilico scurisce con l’asciugatura, cosa da tenere presente nella preparazione del colore. Si può utilizzare su supporti porosi come carta, cartone, legno, stoffa. Unico punto negativo è che, al contrario della tempera, non permette di creare sfumature.
Gli smalti si dividono in smalti all’acqua e smalti a solvente. Gli smalti all’acqua sono composti da resine acriliche ma offrono una protezione maggiore rispetto all’acrilico base e una resa più compatta e spessa. Possono essere lucidi, opachi o satinati e si trovano in una vasta gamma di colori. Non disperdono sostanze tossiche volatili e sono quindi comodamente utilizzabili in ambienti interni.
Pennelli e rulli utilizzati per dipingere si lavano facilmente con l’acqua. Per agevolare la presa del colore sul supporto esistono appositi fondi per legno e ferro, solitamente a base bianca che, stesi precedentemente e lasciati asciugare, migliorano sensibilmente l’ancoraggio dello smalto.
Se il materiale da dipingere è poroso, il fondo aiuta a rendere uniforme la stesura dello smalto. Se il materiale non è poroso, ne migliora l’ancoraggio. Gli smalti a solvente offrono un’elevata brillantezza, molto più intensa rispetto a quelli all’acqua ma, proprio perché contengono solventi, emanano un forte odore e disperdono sostanze tossiche volatili. Per questo motivo vanno utilizzati in ambienti con un ampio ricambio d’aria o meglio ancora all’aperto, ed è totalmente sconsigliato soggiornare nel locale in cui si lascia ad asciugare un oggetto dipinto con essi. I tempi di essiccazione sono più lunghi rispetto agli smalti all’acqua; pennelli e rulli vanno puliti con acquaragia. Anche per gli smalti a solvente sono disponibili dei fondi specifici, che in questo caso saranno anch’essi a base solvente. Esistono inoltre smalti particolari per determinate situazioni, come quelli antiruggine (sono preventivi: proteggono dalla formazione della ruggine ma non la eliminano dove già c’è; in tal caso, va prima rimossa tutta la ruggine e poi steso il prodotto) o quelli resistenti al calore (che si utilizzano per caloriferi, alari del camino, oggetti esposti a temperature elevate).
Una soluzione interessante per scurire il legno o esaltarne le venature è il mordente: una sostanza in grado di fissare i colori sulle fibre del legno che si presenta, miscelata a varie tonalità che richiamano principalmente varie essenze, in polvere (da sciogliere in acqua) o in soluzione già pronta. Per dipingere oggetti di plastica la soluzione migliore è utilizzare uno smalto a spray (vanno bene anche per legno e ferro, ma dal momento che le bombolette sono alquanto inquinanti, ove possibile è preferibile evitarle). Ne esistono di vari tipi, sia all’acqua che a solvente. Essendo la plastica molto scivolosa, dipingerla a pennello o a rullo è un’impresa alquanto ostica, mentre lo spray risulta decisamente più semplice. Regola da seguire prima di utilizzare un colore a bomboletta sulla plastica è dare uno strato di appositi spray ancoranti per la plastica: altrimenti il colore non si attaccherà e al primo minimo urto si scrosterà via.
Vi sono poi molti tipi di vernici, incolori o con aggiunta di coloranti, che si utilizzano principalmente per finiture estetiche o protettive. La vernice trasparente, ad acqua o a solvente, crea una pellicola protettiva lucida su legno, ferro e altri materiali. L’impregnante è una vernice trasparente che penetra in profondità tra le fibre del legno e in questo modo lo rende protetto dagli agenti atmosferici, da funghi e tarli, mantenendo però la superficie inalterata al tatto e alla vista, senza creare pellicole che livellino le naturali venature del legno e ne mitighino le sfumature. Il vetrificatore è una vernice trasparente che indurisce il legno e si usa solitamente per pavimenti e parquet. Il flatting è una vernice trasparente all’acqua o a solvente che nasce come protettivo per il legno a frequente contatto con l’acqua, ed è molto utilizzato nel settore nautico. Crea una pellicola molto spessa che però, col tempo, tende a sfogliarsi.
Per proteggere il legno senza utilizzare vernici si può optare per le cere o gli oli. Se ne trovano in commercio di vario genere, più o meno naturali e più o meno raffinati. Tra gli oli, uno dei migliori è l’olio di lino.
Attrezzi
A seconda di ciò che si desidera pitturare e di qual è il tipo di pittura che si utilizzerà, esistono vari tipi di pennelli o di rulli. A prescindere dalle dimensioni, i pennelli possono essere per pitture ad acqua, per pitture a solvente o universali. Possono essere composti da fibre sintetiche o naturali.
Oltre alla forma classica, esistono pennelli tondi, pennelli con manico a gomito per arrivare in angoli difficili, ovaline, pennellesse e plafoni (i pennelli più grossi per imbiancare).
I rulli si distinguono invece principalmente per il supporto che andrà dipinto e per eventuali effetti desiderati. La lunghezza può variare dai 5 ai 25 cm. Esistono rulli per muri ruvidi (con “pelo” più lungo), per superfici lisce (“pelo” più corto), per interno, per esterno, universali, di fibre naturali o sintetiche. Inoltre, ci sono rulli sul cui cilindro sono applicati inserti in tessuto, spugna o plastica, e che quando scorrono imbevuti di pittura creano effetti “a timbro” di vario genere, e si utilizzano per decorare le pareti.
Pennelli e rulli sono alternative ugualmente valide per la maggior parte dei lavori, e la scelta dipende soltanto da un fattore di comodità personale. è importante che rulli e pennelli siano di buona qualità, non abbiano residui di vecchie pitture e non siano troppo usati.
La pulizia intelligente degli attrezzi Una pulizia corretta ed accurata di rulli e pennelli è fondamentale se non li si vuole trasformare in attrezzi usa e getta. Il metodo di pulizia varia a seconda della pittura o della vernice utilizzata, e va in ogni caso ripetuto finché il colore non sia scomparso del tutto sia dall’attrezzo che dallo scolo di risciacquo. In caso di idropittura, pennelli e rulli vanno lavati sotto l’acqua tiepida corrente, strizzandoli e imbevendoli più volte finché l’acqua che esce strizzando non sia cristallina. Ci si può aiutare con un po’ di sapone. Infine vanno tamponati e lasciati asciugare all’aria (la ghiera metallica del pennello va invece asciugata subito per evitare che si arrugginisca). In caso di smalti all’acqua o pittura acrilica, va seguito lo stesso procedimento dell’idropittura, ma la pulizia va eseguita il prima possibile, perché una volta asciutti questi colori non si sciolgono più. L’essiccazione rende l’attrezzo inutilizzabile nuovamente.
Nel caso di pitture, smalti e vernici a solvente, la prima cosa da fare è rimuovere il grosso con uno straccio. Dopodiché, pennelli e rulli vanno lasciati a mollo nel solvente adatto alla pittura o vernice utilizzata (acquaragia, diluente nitro…), strofinati con uno straccio, rimessi a mollo nel solvente (dell’altro solvente pulito) per diverse ore, strofinati di nuovo con uno straccio e, una volta puliti, vanno lavati con acqua calda e sapone di Marsiglia per eliminare il solvente residuo e lasciati asciugare.