In questa guida spieghiamo come tinteggiare una stanza.
Gli strumenti che è possibile utilizzare sono diversi.
Il pennello: permette di ottenere una finitura liscia, ma richiede un impegno e una fatica maggiori, oltre che il ricorso costante alla scala. Per tinteggiare con il pennello adoperate una pennellessa da 15 cm per le pareti, un pennello da 5 cm per gli angoli e le finiture, e un pennello piccolo con il manico piegato per le intercapedini dei radiatori.
Il rullo: comprensivo di manicotto, prolunga, vaschetta e griglia di scolo, consente di lavorare da terra e senza fare grandi sforzi. Potete tinteggiare con il rullo sia le pareti sia il soffitto, ma dovrete comunque utilizzare un pennello da 5 cm per gli angoli e le finiture.
Il tampone: costituito da un pezzo di tessuto mohair a pelo raso montato su un supporto a spugna (munito dell’impugnatura ed eventualmente di una prolunga), offre il vantaggio di applicare uno strato di tinta molto sottile. Se scegliete il tampone non dovrete ricorrere al pennello: vi basterà procurarvi un tampone grande per le pareti e il soffitto, e uno più piccolo per gli angoli e le finiture.
Indice
Come Tinteggiare
Preparare la stanza
Prima di iniziare a tinteggiare è necessario preparare la stanza: 1) svuotate il locale delle suppellettili che riuscite a rimuovere; 2) staccate dalle pareti i mobili pesanti e difficili da spostare e ricopriteli con teli di nylon; 3) proteggete il pavimento stendendovi sopra a mosaico dei fogli di giornale (o gli appositi teli di nylon), che fisserete al battiscopa; 4) riparate i profili degli infissi applicandovi del nastro adesivo di carta; 5) infine, con un cacciavite svitate e asportate dal muro le mascherine di interruttori e prese. Un ultimo consiglio: lavorate preferibilmente con la luce del giorno, in modo da poter controllare meglio l’intensità e la tonalità del colore. Tenete le finestre sempre ben aperte, o comunque aerate costantemente il locale.
Preparare la tinta
È importante che la tinta non sia né troppo liquida (perché rischierebbe di colare e risulterebbe poco coprente), né troppo densa (perché sarebbe difficile da stendere). Versate in un recipiente basso e largo il quantitativo di pittura necessario per tinteggiare la stanza (consultate le indicazioni poste sulla confezione); aggiungete l’acqua, facendo attenzione alle proporzioni; infine mescolate servendovi di un bastone (per esempio del manico di uno spazzolone). È buona norma effettuare la preparazione della tinta una sola volta per ambiente, così da evitare eventuali variazioni di tonalità.
La giusta sequenza
Nella tinteggiatura è fondamentale procedere con ordine. Iniziate dal soffitto, così da poter coprire successivamente eventuali schizzi sui muri: suddividete mentalmente la superficie in quadrati di circa 1 m x1 m da verniciare in sequenza, e cominciate a stendere la tinta con la pennellessa, il rullo o il tampone, avanzando dall’esterno verso il centro per strisce parallele: se siete destri cominciate dall’angolo sinistro, se siete mancini da quello destro. Se intendete verniciare anche infissi, radiatore e pavimento, seguite l’ordine indicato nella figura.
Bordare
Fate la cosiddetta bordatura sugli angoli di giunzione e intorno ai profili di infissi, interruttori e prese: se usate il pennello, piegate le setole e passate a filo su entrambi i lati dell’angolo. Se invece usate il tampone piccolo, poggiatelo prima su uno poi sull’altro lato dell’angolo e procedete diritti. In entrambi i casi la bordatura deve essere di circa 10 cm per lato. Per applicare il colore in punti particolarmente difficili procedete in questo modo: bagnate solo la punta delle setole del pennello, e mantenendolo in posizione perpendicolare rispetto alla superficie da dipingere picchiettate leggermente.
Tinteggiare
Suddividete mentalmente la superficie in quadrati di 1 m x 1 m, quindi a partire dalla finestra e muovendovi dall’alto verso il basso stendete con la pennellessa, il rullo o il tampone strisce verticali parallele, appena sovrapposte l’una all’altra. Ripassate sopra l’area già tinteggiata stendendo il colore in senso orizzontale, perpendicolarmente rispetto alla direzione originaria; infine terminate con una leggera mano verticale. Lavorare con il rullo o il tampone vi garantirà uniformità di colore tra i riquadri; se invece adoperate la pennellessa, per procedere verticalmente e orizzontalmente, appoggiate le setole al muro poco sotto o poco a lato rispetto alla zona già dipinta, e passatele energicamente in direzione contraria. Fate attenzione a non far colare gocce di tinta sulla parete: qualora vi succedesse, recuperate la pittura passandoci sopra con il pennello. In ogni caso, per evitare colature, scaricate la tinta prima di stenderla: se dipingete con pennellessa e pennello, tendete un filo metallico attraverso l’apertura del recipiente che usate come contenitore e sfregatevi sopra le setole intinte nella vernice. Se usate il rullo o il tampone, impregnateli di vernice e fate scorrere il manicotto del rullo sull’apposita griglia, o il tessuto del tampone sul bordo posteriore della vaschetta. Aspettate che la pittura si asciughi, e valutate l’opportunità di stendere una seconda ed eventualmente una terza mano.
Le idropitture
Esistono molti tipi di vernice: tempere, smalti e idropitture. Le più diffuse sono le idropitture, classificabili in traspiranti, lavabili, superlavabili, igienizzanti e termoisolanti. In generale è consigliabile utilizzare una idropittura traspirante per stanze quali la cucina e il bagno, in cui è frequente la formazione di condensa; e una idropittura lavabile per tutti gli altri ambienti della casa. Questo tipo di pittura dona infatti alle pareti un aspetto opaco e vellutato, offre un’ottima resistenza allo sfregamento e può essere lavata con un panno umido. L’idropittura superlavabile viene invece di norma utilizzata per gli esterni. Importantissimo è accertarsi del fatto che la vernice non contenga sostanze nocive (quali per esempio il piombo), un tempo impiegato come colorante.
Scegliere il colore della vernice
La scelta dei colori è legata al gusto personale: tuttavia esistono piccoli trucchi e accorgimenti per rendere più accogliente un ambiente e migliorare la percezione delle dimensioni della stanza. In generale i colori caldi (giallo, rosso ed arancio) creano un avanzamento dello spazio, dando l’impressione di avvicinarsi all’osservatore; quelli freddi (blu, violetto e verde) lo allontanano. Se il soffitto è molto alto, dipingendolo di scuro e accostandolo a pareti chiare si favorisce la percezione di uno spazio più raccolto; viceversa se il soffitto è basso, scegliendo un colore chiaro da contrapporre a pareti scure, si dà l’illusione di uno spazio più arioso. Se la stanza è poco profonda, tinteggiando la parete di fondo con una tonalità fredda l’impressione sarà quella di una maggiore profondità; con una tonalità calda invece si avrà la sensazione di un restringimento.
Ecco altri suggerimenti riguardo la scelta dei colori in riferimento ai vari ambienti:
Ingresso: usate toni tenui e luminosi ed evitate i colori scuri.
Camera da letto: scegliete colori rilassanti e distensivi, tonalità chiare non troppo fredde (come il salmone chiaro, il rosa antico, il bianco ghiaccio, il panna e l’avorio).
Camera dei bambini: preferite colori caldi come il giallo e l’arancione.
Cucina: optate per una dominante tendente al giallo o al turchese: questi colori favoriscono i processi digestivi e creano un ambiente caldo e accogliente.
Soggiorno: orientatevi verso tinte calde, sature e luminose, abbinate a zone di luce soffusa, meglio se proveniente dal basso. Perfetti il giallo e l’arancio chiaro che danno una sensazione di intimità e rilassatezza.
Studio: consigliato il giallo spento, che favorisce la concentrazione.
Bagno: ideali i toni vivaci e allegri come il verde acquamarina, l’azzurro intenso, il violetto e i gialli solari.