In questa guida spieghiamo come migliorare l’isolamento termico della casa.
Indice
Come Migliorare l’Isolamento Termico per chi Affitta
Riscaldare in modo intelligente è solo un aspetto per una strategia di risparmio vincente. Ancora più importante è fino a che punto riuscite a isolare la vostra abitazione. Questo determina, in buona sostanza, quanto calore viene impiegato per non patire il freddo all’interno di una stanza. Come inquilini, potete occuparvi con particolare attenzione degli spifferi che passano attraverso porte, finestre o delle nicchie in prossimità delle fonti di calore. Con mezzi molto semplici e investimenti esigui è possibile tappare fessure, ottenendo una piacevole distribuzione della temperatura nella stanza, anche quando la valvola termostatica è regolata su un valore basso.
Lo sapevate?
Circa il 20% del calore emanato si disperde passando attraverso finestre chiuse!
In alcune città, un appartamento su cinque ha ancora gli infissi in legno con vetri semplici.
I proprietari di casa non possono essere costretti a sostituire finestre che chiudono male con vetri semplici o ad adottare soluzioni per l’isolamento termico.
Consigli
In casa fa un po’ freschino? Per individuare la fonte di eventuali spifferi in porte e finestre, il più delle volte basta l’imposizione di una mano o del braccio, in alternativa potete ricorrere alla classica prova della candela. A questo punto dichiarate guerra alle fessure
e armatevi di strisce di gommapiuma o profili di guarnizione. Abbiate cura di applicarli lungo tutto il perimetro dell’infisso, così che il battente della porta o della finestra incriminata abbia di nuovo un rivestimento omogeneo e non si creino spiragli in un secondo momento. I profili in gomma, da tagliare della lunghezza desiderata con una fresa, costano circa 8 euro per metro quadrato, un e investimento che tuttavia vi farà dormire sonni tranquilli per i prossimi dieci anni. Spesso, tra porta e pavimento capita che ci sia uno spiraglio alto addirittura un dito. Un battiscopa, una bandella, o semplicemente un tubolare di stoffa imbottito, in questi casi sono di grande aiuto. Adottate provvedimenti analoghi anche per le porte delle stanze fredde, come la dispensa. La situazione si fa poi particolarmente seria, se si considerano numerosi cassonetti delle tapparelle: spesso solo un pannello di trucioli rivestito separa il locale riscaldato dal gelo esterno. La cosa migliore è consultarsi con il padrone di casa per risolvere il problema delle fughe termiche.
È sempre una buona cosa applicare dietro i caloriferi uno strato isolante dotato di superficie termoriflettente; qualora i termosifoni fossero incassati nel muro, applicatelo di lato. Nei grandi centri del bricolage si trovano speciali pannelli isolanti per caloriferi, disponibili in diversi spessori. Se lo spazio è poco, un pannello da 5 millimetri, un pannello in polistirolo rivestito di alluminio o un foglio isolante flessibile sono più che sufficienti.
Parlate sempre con il padrone di casa prima di prendere provvedimenti impegnativi dal punto di vista strutturale, finalizzati a isolare termicamente la vostra abitazione. Sarà una buona occasione per sensibilizzare il vostro interlocutore sulla questione dell’isolamento termico e suggerirgli le soluzioni proposte.
In conclusione
La quantità di denaro e di emissioni di CO2 risparmiati dipende dalla qualità del sistema di isolamento termico adottato, dal numero di pareti che danno verso l’esterno e dalla posizione dell’appartamento: se abitate nel sottotetto o al pian terreno, di norma sostenete spese più elevate. Se le finestre sono ben isolate, i costi si ridurranno del 10%. Isolando le nicchie in prossimità delle fonti di calore, consumerete fino al 6% in meno di energia termica, e altrettanto risparmierete facendo rivestire a dovere i cassonetti delle tapparelle. Gli investimenti effettuati verranno ammortizzati nel giro di due, tre periodi di riscaldamento, e nel frattempo avrete risparmiato all’ambiente svariate centinaia di chilogrammi di anidride carbonica ogni anno.
Come Migliorare l’Isolamento Termico per Padroni di Casa
La Terra è in grado di assorbire anidride carbonica fino a un certo punto. Se vogliamo evitare di sovraccaricarla, gli esperti, all’unanimità, sostengono che il fabbisogno di energia termica in ambito domestico va ridotto di un fattore dieci. Risultato ottenibile solo se le abitazioni dispongono di un impianto di riscaldamento efficiente e sono così ben isolate da evitare fughe termiche incontrollate. Il mercato offre ogni tipo di materiale per venire incontro alle esigenze specifiche ai fini dell’isolamento termico. Da un punto di vista ecologico, consigliamo in particolare materiali naturali, come lana, canapa o cellulosa. Non temete: checché ne dicano i più ostinati, questi materiali non aumentano il rischio di incendio, anzi, in alcuni casi imbrigliano le fiamme meglio dei sistemi di isolamento termico fatti di materiali plastici. Oltre ai consigli che forniremo qui di seguito, esistono interventi più massicci che interessano la facciata: se già sono previsti lavori di ristrutturazione, potrete eventualmente sfruttare l’occasione e procedere anche in questo senso. Inutile dire che tutti i consigli precedenti valgono anche per i padroni di casa.
Lo sapevate?
Circa la metà delle emissioni di CO, di un nucleo familiare è riconducibile ai consumi per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua.
In Germania, nel 1970, una casa unifamiliare di 100 metri quadrati consumava circa 3500 litri di combustibile all’anno; dopo le disposizioni per l’isolamento termico, nel 1982 la stessa casa ne consumava circa 1700 litri e, dopo le disposizioni del 1995, ne consumava circa 1000 litri. Una casa a basso consumo energetico dotata delle moderne tecnologie consuma soltanto tra i 500 e i 700 litri.
Consigli
Se preferite evitare favori di ristrutturazione completa, e avete l’animo da bricoleur, potete isolare da voi il soffitto della cantina e quello dell’ultimo piano. Il procedimento è infatti relativamente semplice. Per l’isolamento termico, scegliete pannelli di uno spessore compreso tra i 15 e i 25 centimetri, costano circa 25 euro al metro quadrato. Ricordate che le due superfici da isolare, dato il loro posizionamento, richiedono materiali differenti. In cantina provvedete anche ai tubi di riscaldamento: coprite con un pannello spesso 2 centimetri i condotti “scoperti” che, dalla caldaia, si dirigono verso i locali abitati o attraversano stanze non riscaldate. A causa dell’elevato scarto termico con l’ambiente circostante, i tubi in questione perdono moltissimo calore in pochi metri.
Spesso vale la pena investire qualcosa in più scegliendo un materiale migliore, col quale potrete ottenere un livello maggiore di isolamento. Se farete eseguire in casa vostra una rilevazione per mezzo di una termocamera (termografia), potrete quantificare e localizzare le fughe termiche. Ricordate: un appartamento ben isolato deve essere anche ben areato da chi lo abita!
Provate a suggerire ai vostri inquilini i consigli contenuti.
In conclusione
Se vi limitate a isolare il solaio, il soffitto della cantina e le condutture del riscaldamento, le perdite di energia si riducono fino al 25% per ogni area isolata. Se gli interventi riguardano l’intera struttura, per una casa unifamiliare con 500 metri quadrati di superficie esterna, arriverete a risparmiare più di 1000 litri di combustibile all’anno, ovvero, un minimo di 350 euro. Se calcoliamo una durata di 30 anni, la rendita esentasse ammonta al 9%. Puntate a questo livello di qualità! Le vostre case saranno così più confortevoli e al sicuro da danni strutturali. Nel complesso, l’isolamento termico e il riscaldamento possono dirsi davvero efficienti, quando la resa energetica supera la soglia dei 120 kWh/m2.