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Cose da Fare in Casa

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Come Riparare un Rubinetto che Perde Acqua

Non è raro trovarsi nella situazione di dover intervenire su piccoli guasti o inconvenienti nell’impianto idraulico che, se si è dotati di una strumentazione specifica, sono affron­tabili in tutta tranquillità anche nel caso non si abbia grande esperienza. Un rubinet­to o un tubo che perde, dei sanitari da sgor­gare, qualche sostituzione da effettuare.
L’impianto idraulico è costituito da tubi che conducono l’acqua ai rubi­netti e da tubi di scarico. L’acqua arriva in casa attraverso un tubo principale di alimentazione che può essere direttamente collegato all’acquedotto o proveniente dal­l’impianto centralizzato di un condominio.
Sull’impianto idraulico a monte del contatore non è possibile intervenire direttamente, poiché la sua ma­nutenzione è affidata alla società erogatrice; è possibi­le invece intervenire sull’impianto interno alla casa. Per quanto riguarda alcuni interventi di manutenzione e di riparazione non è necessario affidarsi a un professioni­sta, purché si disponga di una efficiente strumentazio­ne e si maneggino alcune semplici conoscenze.

Questi gli attrezzi indispensabili per dedicarsi ad alcune riparazioni dell’impianto idraulico: alcuni cacciaviti che consentano di agire su viti di diverse dimensioni; alcu­ne lime che consentano di operare in diverse situazioni; un martello; una “chiave a pappagallo’; una chiave re­golabile a rullino; una pinza; una ventosa; una “frusta” metallica; uno scovolino; una fresa per rubinetti; del filo di ferro; una torcia elettrica.
Alcuni di questi strumenti si utilizzano anche in altre si­tuazioni, e dunque è probabile che facciano parte della normale dotazione di casa; in ogni caso si rivela molto utile tenere gli strumenti raccolti in un’apposita borsa, così da poterli avere tutti a portata di mano. Si possono tenere in tale borsa anche alcuni ricambi e prodotti essenziali. Anzitutto un assortimento di guar­nizioni per le valvole dei rubinetti e le varie giunzioni, del nastro di teflon, della stoppa, del mastice di pasta al silicone, dei dadi premi-guarnizione delle valvole dei rubinetti.

Le aperture e le chiusure continue del rubinetto produ­cono un inevitabile deterioramento della guarnizione che blocca l’apertura dalla quale passa l’acqua.
I rubinetti di tipo tradizionale (non monocomando) sono provvisti di un sistema a “vitone” centrale, alla cui estremità inferiore è collocata la guarnizione. Per poter eliminare un eventuale gocciolamento è del tutto inuti­le e anzi risulta dannoso insistere nello stringere la chiusura del rubinetto stesso, poiché in tal modo non si fa che danneggiare la guarnizione; bisogna invece asportare il vitone e sostituire la guarnizione.
Generalmente dunque, dopo aver provveduto a chiude­re l’acqua al rubinetto centrale e avere aperto il rubi­netto difettoso per fargli scaricare quel po’ di acqua che ancora contiene, con una semplicissima operazio­ne è necessario togliere la manopola di azionamento, svitando o sollevando un bottoncino centrale, così da poter accedere al corpo del rubinetto (o vitone) sotto­stante (1-2-3).
A quel punto si deve svitare tale vitone per mezzo di una chiave regolabile, cercando di non rigare le croma­ture (4): nella parte sottostante si trova la guarnizione che è fissata al vitone attraverso una piccola vite o con un dadino avvitato su un perno filettato.
Tolta la vitina e fatto saltare via il cappellotto che la blocca (5), si potrà quindi eliminare la guarnizione e so­stituirla con un’altra dello stesso tipo (6), che dovrà poi essere ovviamente bloccata nella sua sede.
A quel punto si dovrebbe aver risolto il problema del gocciolamento del rubinetto.

Può però succedere che a volte il gocciolio continui perché la sede contro cui appoggia la guarnizione risul­ta irregolare a causa del deposito di calcare (partico­larmente nel caso in cui l’acqua risultasse molto “du­ra”). Si dovrà pertanto intervenire con un’apposita fre­sa per rubinetti (7): si appoggia sulla sede da spianare dopo averla inserita nel corpo del rubinetto al posto del vitone (8) e, afferrando con una mano l’impugnatu­ra, si fa ruotare più volte (9), così che i denti di cui è fornita possano spianare adeguatamente la sede, eli­minando i depositi di calcare. Prima di rimettere il vito-ne nella sua sede, sarà infine necessario lavare con cura l’interno del rubinetto, in modo da asportare eventuali trucioli metallici.

Nel caso che il rubinetto perda dallo stelo, sarà necessario sostituire il premistoppa, un piccolo anello di stoppino cerato che garantisce la tenuta senza impedire allo stelo di ruotare.

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