In questa guida spieghiamo come imbottigliare il vino a casa.
Se avete voglia e tempo per dedicarvi all’arte dell’imbottigliamento e risparmiare sulla spesa per il vino, comprate una buona damigiana da un’azienda agricola di fiducia. La damigiana spesso offre un buon rapporto qualità prezzo per il vino che mettiamo in tavola ogni giorno e ci fa risparmiare anche fino al 50%. Un risparmio che non necessariamente è a scapito della qualità, come a volte si pensa. L’importante è scegliere con cura il produttore sia attraverso il passaparola sia visitando la sua cantina e assaggiando il vino che si intende acquistare.
Resta un problema: la chiusura delle damigiane non consente una conservazione per lunghi periodi a causa del fatto che l’ossigeno penetra facilmente. Una volta comprato il vino, bisogna imbottigliarlo subito. Mentre è meglio aspettare qualche giorno, dopo l’imbottigliamento, prima di portarlo in tavola per consentirgli di esprimere al meglio tutto il suo aroma.
Gli attrezzi del mestiere
Gli strumenti necessari per imbottigliare sono
-il tubo in plastica o in gomma per i travasi
Ultimo aggiornamento 2024-09-01 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
-i tappi, le bottiglie
-la tappatrice
Ultimo aggiornamento 2024-08-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
-le apposite spazzole per la pulizia delle bottiglie.
Ultimo aggiornamento 2024-08-26 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Bisogna anche procurarsi un sostegno su cui sistemare la damigiana che, per effettuare il travaso, deve essere sempre tenuta in posizione più alta rispetto alle bottiglie. Nella grande distribuzione si trova tutto l’occorrente, oppure nei negozi specializzati.
No ai bottiglioni. Meglio le bottiglie dei bottiglioni, perché essendo di dimensioni minori non rimangono a metà per giorni interi dopo essere state aperte. Usate quelle dal vetro scuro, che protegge di più dalle ossidazioni provocate dalla luce. Le bottiglie si possono riutilizzare dopo averle lavate con acqua calda e lasciate sgocciolare a testa in giù; se ci sono incrostazioni o depositi, meglio andare più a fondo con lo spazzolino apposito. Per conservarle vuote chiudetele con un cappuccio di carta.
Sdraiate o in piedi? Potete conservare le bottiglie di vino come meglio credete, anche se un portabottiglie è sicuramente comodo. L’unica accortezza è tenerle in verticale nelle prime 24 ore per consentire al tappo di adattarsi al collo della bottiglia.
Quale tappo? Di sughero o sintetico, il tappo non influenza la qualità del vino, nel caso del travaso da damigiana. Scegliete quello che preferite, tenendo conto che quelli di sughero e quelli sintetici sono già lubrificati. Una volta usati, i tappi sono da buttare. Infatti, non garantirebbero la stessa tenuta.
Quanto riempire? Bisogna lasciare uno spazio di almeno 1,5 cm tra il tappo e il vino, altrimenti se il livello è troppo alto si rischia che all’aumentare della temperatura ci sia una variazione di volume che fa saltare la chiusura.
Non è lunatico. Sono tante le false credenze che circolano sul vino. Vox populi vuole che si debba imbottigliare solo con il bel tempo e la luna calante. Un mito da sfatare: se il vino è stabile non è necessario guardare la luna o il meteo. Il vino non deve essere filtrato prima di imbottigliarlo perché dovrebbe essere già stabilizzato. Non acquistate vini torbidi.
Non solo cantina. Una volta imbottigliato meglio conservare il vino in un ambiente fresco (15-20°C), non troppo umido, né troppo luminoso (non solo la cantina, ma anche il ripostiglio, il garage..), purché non ci siano sbalzi, condizioni estreme di temperatura e ci siano condizioni igieniche adeguate.