L’impianto idraulico, anche in caso di guasti gravi (rottura di tubi, rubinetti o raccordi), raramente dà luogo a danni alle persone. Una fuoruscita massiccia d’acqua, però, se non viene bloccata nel giro di pochi minuti, può arrecare danni gravi al mobilio, a pavimenti e soffitti, non solo nell’appartamento ove si è verificata, ma anche in quelli sottostanti.
Risulta essere quindi molto importante mettersi in grado di bloccare una fuoruscita d’acqua, intervenendo su rubinetti e saracinesche sempre presenti nell’impianto, o di ridurla rapidamente a una perdita modesta, con un provvedimento provvisorio che consenta però di attendere l’intervento di uno specialista senza che nel frattempo il danno si faccia grave.
L’impianto di ogni appartamento prevede l’installazione, nel bagno, in cucina o sulle scale, di uno o più rubinetti di intercettazione o di sicurezza . All’interno dell’impianto, poi, in corrispondenza dello scaldabagno, dello sciacquone del gabinetto o in altre posizioni, sono sistemati altri rubinetti di sicurezza, che possono sezionare una parte limitata dell’impianto.
Alcuni di questi rubinetti si presentano con la tipica manopola di azionamento, altri, invece, sono privi di manopola e, per di più, sistemati in punti nascosti (sotto i lavelli, dietro il vaso del gabinetto, sotto il lavandino) e coperti con una calotta nichelata.
Quando si prende possesso di un alloggio occorre quindi, per prima cosa, farsi indicare dove si trovano tutti i rubinetti di sicurezza e individuare quali parti dell’impianto sezionano. Sarà poi bene applicare su ogni rubinetto una targhetta con la relativa dicitura (“sezionatore generale”, “sezionatore impianto cucine”, “sezionatore impianto bagno” e cosi via), in modo che, nel caso, si possa stabilire subito su quale rubinetto intervenire Occorre pure munirsi di manopole o chiavi adatte ad azionare i rubi netti di sicurezza che ne sono privi e controllarne l’efficienza alme no una volta l’anno.
A differenza degli appartamenti di un edificio, in una casa unifamiliare si ha anche un rubinetto di intercettazione (detto saracinesca) sistemato entro un pozzetto fuori dell’edificio, numerosi rubinetti di intercettazione (di sicurezza) e uno o più rubinetti che permettono di svuotare completamente l’impianto, necessari, per esempio, nelle case di montagna: l’acqua, gelando, potrebbe farlo scoppiare.
Anche in questo caso, è necessario individuare ed etichettare ogni rubinetto di sicurezza e ogni rubinetto di scarico.
INTERVENTI DI EMERGENZA
Di solito, in caso di perdita, prima si chiude il rubinetto che sta a monte del tubo, del raccordo o comunque dell’elemento guasto, poi si provvede a fare la riparazione. In certi casi, però, conviene effettuare una riparazione parziale e provvisoria, in attesa di effettuare quella definitiva. Gli interventi di emergenza possono essere di diversi tipi
Legatura con stracci tenuti da spago o da nastro isolante: consente di limitare una perdita, riducendola a un gocciolamento d’acqua (a sinistra).
Tappo provvisorio di legno avvolto in uno straccio: consente di chiudere un tubo di efflusso spezzato, senza mettere fuori servizio l’impianto o parte di esso, come mostrato al centro.
Legatura di tubazioni. raccordi o rubinetti fessurati, effettuata con nastro isolante da elettricista, nastri o fogli di plastica o di gomma, in più strati, con legatura esterna di spago: consentono di limitare una perdita senza metter fuori servizio l’impianto o parte di esso, come mostrato nella figura a destra.