Preferisco quella tradizionale dove una commessa o un commesso provvede a registrare gli acquisti e raccoglie il denaro corrispondente. Non mi piace sostituirmi in questa attività a chi lo fa di mestiere, che ciascuno abbia il suo ruolo: io faccio il cliente. Non voglio che la mia attività, gratuitamente svolta, contribuisca a generare un nuovo disoccupato.
Il carrello dopo la coda, magari breve, si posiziona di fronte al nastro trasportatore, occorre collocare i prodotti acquistati per farli arrivare all’addetto del supermercato, come?
Anche per questa fase non meno importante delle precedenti ho alcune regole utili per evitare danni ai prodotti e rendere il trasporto più facile, alcune sono già state menzionate, credo che comunque sia utile riassumerle in forma sistematica
-Carta igienica e panni carta per primi, possono essere trasportati senza borsa o sacchetto, spesso le confezioni hanno i manici
-Se il carrello è stato riempito come indicato, avremo acque, bibite e liquori tra i primi prodotti, ai quali potranno seguire detersivi e detergenti in polvere e liquidi: terremo separati i liquidi alimentari da quelli non alimentari riempiendo i sacchetti necessari per evitare un peso eccessivo
-Lo scatolame ed i prodotti secchi seguiranno e saranno insacchettati mescolati ottimizzando il peso di ciascun sacchetto
-Il latte fresco, lo yogurt, i formaggi freschi e non seguiranno nell’ordine potremo così collocarli sul fondo del sacchetto, dividendoli su più sacchetti sovrapponendo, se ci sono, carni e pesce freschi, questi ultimi potranno beneficiare, durante il trasporto del freddo delle confezioni di latte fresco e degli altri prodotti prelevati dagli scaffali refrigerati
-Le verdure saranno le ultime che andranno sul nastro, prima quelle più resistenti alla compressione a seguire quelle più delicate e per ultime le confezioni dei prodotti lavati e conservati in atmosfera modificata
-L’eventuale pane fresco ancora caldo potrà essere trasportato con lo scatolame o i prodotti secchi, o in un sacchetto a parte
-I surgelati saranno collocati nella borsa frigorifera che avremo portato con noi o acquistato sul punto vendita, solitamente sono collocate vicine ai banchi dei prodotti surgelati.
Se il carrello è particolarmente pieno è preferibile essere in due uno scarica il carrello mentre l’altro provvede a riempire i sacchetti, se si è da soli ed il carrello non è saturo, piuttosto che essere i primi clienti serviti è preferibile avere almeno un cliente davanti: in questo modo potremo scaricare il carrello con calma, provvedendo ai necessari accorpamenti, mentre chi precede viene servito.
Alcune cassiere amano essere veloci e scombinano la nostra sequenza, solitamente aderiscono senza problemi alla richiesta di seguire la nostra velocità nell’insacchettare, quando preferiscono mantenere il loro ritmo non scomponiamoci, manteniamo la nostra velocità e seguiamo la nostra sequenza: saranno loro ad attendere, quando avranno esauriti i prodotti, in fondo i clienti siamo noi e non dimentichiamo che in passato c’era un addetto incaricato che provvedeva a riempire i sacchetti.
Qualora chi fosse alla cassa non solo non aderisse alla nostra cortese richiesta ma iniziasse a scombinare il nostro ordine delle confezioni, non spaventiamoci, potremo sempre menzionare l’idea di abbandonare la cassa lasciando tutto al cassiere e, ripercorrendo gli scaffali rifare la spesa. Se la nostra minaccia venisse realizzata il cassiere dovrebbe chiamare il responsabile per stornare tutti gli articoli già passati che dovranno poi essere riportati negli scaffali non senza qualche spiegazione.
La costante applicazione del metodo ci consentirà, dopo un po’ di pratica di chiedere il numero dei sacchetti necessari senza sbagliare la quantità che impiegheremo. Provvediamo infine al pagamento quando abbiamo confezionato tutti i sacchetti: avremo la certezza di non dimenticare qualche prodotto per altro anche pagato.